Il tempietto longobardo
L’oratorio di Santa Maria in Valle è uno dei monumenti più complessi
dell’alto Medioevo occidentale.
Il piccolo edificio a pianta rettangolare conserva nella sua parete
occidentale parte dell’originaria decorazione ad affresco e a stucchi.
Sopra un bellissimo arco in stucco con un tralcio di viti si sviluppa
una teoria di sei statue femminili in altorilievo disposte
simmetricamente ai lati della finestrella centrale. Si è ritenuto che
siano opera di maestranze bizantine che lavoravano nell’area
siriacopalestinese e vengono datate attorno al 760 d.C. circa; allo
stesso periodo risalirebbero gli affreschi originari superstiti che
trovano paralleli con quelli della chiesa di Santa Maria Antiqua a Roma
e con quelli di San Salvatore a Brescia.
Il Museo cristiano
È situato in un vano raggiungibile dalla terza campata della navata
destra del duomo. In esso sono conservati dei capolavori della scultura
altomedievale in Italia: il battistero di Callisto e l’altare di
Ratchis.
Il battistero fatto costruire dal patriarca Callisto (730-756) nella
chiesa di San Giovanni Battista, nei pressi del sagrato del duomo
dopo diverse traversie è ora visibile in una ricomposizione risalente
al 1946. È costituito da una vasca ottagonale con gradini, un parapetto
che include due lastre decorate a bassorilievo: quella di San Paolino e
il pluteo del patriarca Sigualdo (756-786) successore di Callisto. Sul
parapetto poggiano otto colonnine che sorreggono il tegurio ad archetti
decorati in bassorilievo con motivi simbolici cristiani, recanti
iscrizioni dedicatorie a Callisto.
L’altare di Ratchis fu donato dal duca Ratchis a una chiesa di San
Giovanni a Cividale, passando poi al battistero di San Giovanni Battista
e più tardi alla chiesa di San Martino. È decorato su tre facce
con bassorilievi rappresentanti il Cristo in maestà, l’Adorazione dei
Magi e la Visitazione. Sulla parte superiore vi è una iscrizione
dedicatoria che attesta il nome del committente e ci fornisce quindi la
datazione del monumento tra gli anni 739 e 744. |