"Pontile" per lavare, sul Cagnan grande, a valle di Ponte San Francesco.

ma doveva poi concludersi nei generosi risciacqui dove l’acqua si fosse offerta abbondante e limpida. Le lavandere ne furono le umili artefici: ciascuna per sé e per la propria famiglia, oppure a servizio mercenario di chi aveva le possibilità per esimersi da quest’onerosa fatica, che se di un beneficio poteva vantarsi era quello di togliere tempo e spazio all’insorgere dell’esaurimento nervoso. La copiosa dotazione d’acque correnti e limpide, nei numerosi canali di Treviso che s’accostavano per meno che una riva, neanche per un gradino, ha agevolato questa pratica con tutti gli immaginabili effetti nell’igiene personale e domestica, ma anche con una positiva ricaduta nella cura ed eleganza della persona e nella confortevolezza della casa.

(continua )

veduta dei Buranelli.