arlare di Thiene, per me che vivo la cittā per esserne il Segretario e
Direttore Generale, mi induce ad una originale confessione. A differenza
di chi vi č nato e vi abita, la mia conoscenza non passa attraverso la
tradizione orale. Tuttavia conosco la cittā per vie atipiche, non per
questo meno valide per cogliere l'essenza del posto.
Il mio osservatorio privilegiato č la casa municipale e i miei strumenti di
conoscenza sono le delibere, veri e propri occhi per vedere in profonditā i
bisogni e le ambizioni della cittā. Nei freddi atti amministrativi si possono
leggere cose sorprendenti.
Attraverso le delibere che trattano di
bilancio, la cittā mi rivela quello spirito di oculatezza della spesa
corrente e quel giusto disprezzo per il superfluo le cui logiche, nel
privato, hanno consentito l'accumulazione del capitale originario su
cui č fiorita la mitica ricchezza del Nord-Est.
|