THIENE
1492
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La
collaborazione fra Enti e cittadini ha trasformato un avvenimento storico,
la concessione del mercato franco da dazi, in una insuperabile occasione
di riscoperta delle proprie radici storiche e in un significativo momento
di aggregazione.
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ra
la tarda primavera del 1487 quando un manipolo di soldati partiti dalla
Terra di Thiene, al comando del conte Giacomo Thiene, rispondendo allappello
di Venezia, accorsero in aiuto dei Roveretani impegnati in unaspra
battaglia contro lArciduca Sigismondo dAsburgo. Riuscirono
ad entrare nella città trentina e il 25 luglio issarono nel pennone
più alto del castello, il vessillo di San Marco. Cinque anni dopo
Thiene visse una grave crisi economica dovuta a siccità e carestie.
Per trovare una soluzione al problema che stava riducendo alla fame la
popolazione, giovedì 1 marzo 1492, i Capifamiglia, si riunirono
in Vicinia. Ricordando il fatto darmi, tramandato nei racconti come
un leggendario intervento risolutore, nonché segno di grande fedeltà
a Venezia, decisero di chiedere aiuto al Governo della Serenissima, inviando
una supplica al Doge Agostino Barbarigo con la speranza di ottenere gli
aiuti necessari per superare il difficile momento. La risposta positiva
giunse a Thiene il 9 ottobre: con la Ducale firmata il giorno 6, il Doge
accogliendo laccorata richiesta, concesse il mercato libero da dazi
e dallarresto per debiti «
da tenersi nel giorno di lunedì».
Il primo mercato esente da tasse si tenne il 5 novembre dello stesso anno.
Fu un contributo notevole che garantì alla piccola città
uno sviluppo economico costante e la rese centro di ampi scambi commerciali,
non solo con i centri vicini, ma anche con i paesi dellAltopiano
di Asiago e con le popolazioni della Valle dellAstico, creando legami
che ancora oggi restano solidi. Quello del lunedì divenne ben presto,
per tutta larea, il mercato per eccellenza, quasi un
rito laico che, da cinque secoli, aggrega migliaia di persone, travalicando
il puro aspetto economico. La concessione del mercato franco da dazi è
da sempre considerato un avvenimento fondamentale per lo sviluppo di Thiene.
Per questo, nel 1992, lAmministrazione Comunale e lAssociazione
Commercianti, decisero di ricordare, con cadenza biennale negli anni pari
durante il primo fine settimana di ottobre, i fatti storici che 500 anni
prima aiutarono a maturare le innate capacità commerciali dei thienesi,
permettendo la crescita di una fiorente economia. Nacque così la
Rievocazione Storica Thiene 1492, diventata in soli 10 anni
una delle più significative del Veneto. Essa ha trovato una cornice
perfetta nella splendida villa Porto-Colleoni ora Thiene, costruita pochi
decenni prima della battaglia di Rovereto.La manifestazione ha potuto
così essere inserita in un ambiente ideale, dentro il quale è
possibile far rivivere, senza alcuna forzatura, fatti realmente accaduti.
Vengono ricordati gli avvenimenti più salienti che portarono alla
concessione del mercato franco: la battaglia di Rovereto, il ritorno del
conte Giacomo Thiene, condottiero delle truppe thienesi, la Vicinia presieduta
dal conte Girolamo Valmarana, mentre allinterno del castello
rivive la corte ducale. Viene allestito un corteo storico, composto da
oltre 500 figuranti in rappresentanza di nobili, cavalieri, artigiani,
commercianti , contadini. Sfilano lungo le vie cittadine per confluire
poi nella quattrocentesca villa (così somigliante ai palazzi veneziani
dellepoca), dalla pentafora della quale, appare il Procuratore che
dà lettura della Ducale, accolta dallentusiasmo dei presenti.
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È il segnale dellinizio della festa che esplode nel cortile
del palazzo in un tripudio di suoni e colori, fra sbandieratori, giullari,
sputafuoco, cantastorie e burattinai, danzatori e cori rinascimentali,
per poi continuare nelle vie del centro città pervase da invitanti
profumi provenienti da taverne e bancarelle appositamente allestite che
propongono saporite pietanze, accuratamente realizzate nel rispetto della
tradizione culinaria veneta quattrocentesca. I fuochi artificiali, come
avvenne anche in quel lontano 9 ottobre del 1492, chiudono i festeggiamenti.
Ma è solo un arrivederci perché la domenica mattina viene
aperto il prestigioso mercato rinascimentale. Rarissimo nel suo genere
propone ai visitatori gli antichi mestieri che documenti darchivio
confermano essere presenti a Thiene in quellepoca: si possono allora
vedere allopera orefici, ceramisti, setaioli, scalpellini, lanaioli,
battirame, scarpari
I contadini partecipano con i loro animali e
propongono i prodotti della terra. Oltre
cinquanta operatori dei vari settori sono disponibili a dare informazioni
relative alle loro attività. Per tutta la giornata è possibile
acquistare, nelle varie bancarelle e nelle taverne, la merce messa in
vendita: ma solo se prima di entrare nel mercato si è provveduto
a munirsi delle colombine, la cartamoneta disponibile presso
i cambiavalute situati agli ingressi del centro Città. Al tramonto
vengono accese le torce: le case, le strade, le piazze si trasformano
ulteriormente, grazie al gioco delle luci e delle ombre che il fuoco rende
particolarmente suggestivo. Molto apprezzata dai numerosissimi ospiti,
la Rievocazione è particolarmente amata dai thienesi, perché
ricorda fatti reali, fortemente radicati nella memoria collettiva e sottolinea
la vocazione mercantile di Thiene, forse iscritta da sempre nel DNA della
popolazione. Si è percepito da subito che nessun libro di storia
avrebbe
potuto trasmettere con tanta efficacia la conoscenza degli avvenimenti
narrati dalla Rievocazione. Probabilmente per questi motivi la manifestazione
ha visto, fin dallinizio, un forte coinvolgimento di Enti, di Associazioni
e di tantissimi volontari che hanno reso possibile la straordinaria espansione
del progetto originario.
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