Chioggia
LA MARCILIANA
 
Una manifestazione che ricorda il lungo assedio dei genovesi alla fiera città libera di Chioggia e la decisiva alleanza con Venezia.
 
     
 

el 1379, Chioggia fu teatro dello scontro tra le Repubbliche Marinare di Venezia e Genova in quella che i libri di storia chiamano la Guerra di Chioggia. I genovesi rasero al suolo Clugia Minore, l’attuale Sottomarina, espugnarono la città e ne fecero una fortezza. Dopo un assedio che durò un anno, le truppe veneziane liberarono Chioggia dai genovesi. Il 24 giugno 1379, il doge entrò in città, accolto trionfalmente dai pochi sopravvissuti.
Il Doge e l'alleanza di Venezia e Genova.Il terzo fine settimana di giugno, data più prossima a quel 24, Chioggia da più di dieci anni, rinnova l’appuntamento con la storia in una manifestazione, il Palio della Marciliana, unica nel suo genere, in cui la città si tuffa nel glorioso passato, riscoprendo con fierezza le gesta del popolo di Clugia.
La Marciliana è una nave, costruita durante il Medioevo nei cantieri di Chioggia, che divenne simbolo di coraggio. Nei giorni del Palio, la città si veste di medioevo e ricrea la vita quotidiana del Trecento. Cinque contrade, che ricordano la divisione del territorio, danno vita a diverse situazioni con una particolare spontaneità, proponendo ognuna la caratteristica che più le contraddistingueva nel passato, nel massimo rigorismo storico. Nel Palio della Marciliana vediamo tutto ciò che potevamo vedere in una fiera città libera nel Medioevo, ogni luogo è diverso e cambia nei vari momenti della giornata, non ci sono figuranti, ma seicento abitanti della Clugia del Trecento, annegati nel proprio ruolo.

Nell'attesa della gara il corteo storico sfila nel corso principale.

 

Una giovane coppia attraversa un ponte della città.La manifestazione non si può raccontare,bisogna vederla, come in una macchina del tempo lasciarsi trasportare nel sogno e viverlo insieme ai contradaioli, alla festa, ai colori e all’allegria che sa sprigionare.In quest’ambientazione unica non manca la suggestiva rievocazione della battaglia, con spettacolari duelli tra le truppe veneziane e genovesi, assalti inaspettati, incendi improvvisi. Il culmine della rievocazione è la domenica pomeriggio, quando le cinque contrade si contendono il Palio delle balestre grandi. L’uso della balestra è documentato a Clugia fin dalla prima metà del XIII secolo, quando il governo della città, sull’esempio di Venezia, istituì il Palio delle balestre.

Suggestive immagine nel pieno della rievocazione.

L’attesa della gara, le urla per la vittoria e il pianto della sconfitta rendono visibile agli scettici l’amore per la propria contrada, che si può riscontrare solo nel Palio di Siena. Alla fine della giornata, l’allegria e i bagordi della contrada vincitrice del Palio, viene fermata solo dagli Armati e dai Signori della Notte che arrivano solerti a far rispettare gli statuti dimenticati.L’idea della manifestazione nasce dalla passione per la storia di poche persone e diventa realtà grazie alla caparbietà e all’ostinazione di chi ha disegnato splendidi costumi e ideato la regia, seguito nel tempo da tutta una città.