L’altare della cripta poggia su un’arca di marmo dorato e porfido, già della famiglia Avoscano, nella quale nel 1348 fu seppellito Nicolò, patriarca di Aquileia, morto a Belluno. Di fronte al duomo è il battistero (1520) o chiesetta di Santa Maria delle Grazie con statua del Battista di Andrea Brustolon e la Madonna dell’Umiltà del tardo Quattrocento.
Sulla preesistente cinta muraria (l’abside del duomo insiste su un antico bastione) poggia le sue fondamenta l’edificio che fa angolo, verso sud-ovest, con la stessa Cattedrale, ovvero l’antico palazzo dei Nobili, detto anche Caminada (1474), a suo tempo affrescato da Jacopo da Montagnana e Pomponio Amalteo. Demolito, oggi ne rimane solo un sobrio rifacimento. Le sue belle bifore e finestre sono state incastonate nell’attiguo palazzo Rosso, sede della casa municipale, opera ottocentesca del feltrino Giuseppe Segusini, che chiude la piazza sul lato nord-ovest.
Venezia rivoluzionò la concezione della piazza, vi volle lasciare un segno ed equilibrare la presenza dei poteri ecclesiastico e civile.

Così, sul lato nord, dal 1491 prese corpo l’imponente ed elegante palazzo dei Rettori, finito nel 1536. È opera di Giovanni Candi, che lo costruì sopra il precedente palazzo pretorio con grande portico ad archi a tutto sesto e rialzato sul piano della piazza. Sulla facciata campeggiano una quadrifora centrale con bifore laterali al primo piano e una polifora centrale al secondo piano con tre bifore per parte. A est emerge la torretta dell’orologio che sembra "guardare" la contigua torre civica, più volte rifatta, la quale chiude il panorama della piazza verso nord col nostro occhio che intravvede la sagoma della Gusela del Vescovà, guglia del gruppo della Schiara ed emblema iconografico caro ai bellunesi. A fianco è il palazzo dei Vescovi (sec. XII), massiccio edificio rifatto tra Rinascimento e Barocco, oggi auditorium. Più arretrato a est s’intravvede il palazzo dei Giuristi (sec. XVII) con elegante portico, oggi Museo civico, ove sono opere di Simon da Cusighe, Marco e Sebastiano Ricci, Ippolito Caffi, Montagna, Tintoretto, Longhi.

(continua ®)