La
piazza del Duomo, infine, è chiusa allestremo sud e in posizione
di quinta arretrata, dalle severe linee di palazzo Piloni (sec. XVI),
con facciata ad armonici elementi in pietra e portale aperto su un bugnato
con le tre porte sovrastanti separate da lesene. Nella Sala Affreschi
fa bella mostra di sé il ciclo pittorico di Cesare Vecellio dedicato
alle Quattro Stagioni e dipinto sul finire del Cinquecento. Tra palazzo
Piloni e il campanile dello Juvarra fa capolino, alla fine di via San
Lucano, il palazzo della Curia (sec. XVII), eretto dal vescovo Lollino
per ospitarvi la biblioteca, oggi trasferita al Seminario Gregoriano.
Appoggiati alla bella ed elegante fontana di San Gioatà (1411) si può meglio comprendere bellezza della piazza compiendo con lo sguardo un giro a 360 gradi in senso orario: ecco allora le linee semplici dellex-palazzo dei Vescovi, quelle austere di palazzo Piloni, la verticalità ardita del campanile, la facciata incompiuta del duomo (oggi basilica minore di San Martino, patrono della città e della diocesi), la più lontana eleganza di |
palazzo
Rosso e, soprattutto, il notevole colpo docchio del palazzo dei
Rettori, molti dei quali furono immortalati nei busti incastonati nella
facciata quasi a "saldare" visivamente un legame durato circa
quattro secoli tra bellunesi e Serenissima. Fine articolo |