Da
questo lato lo scenario è quello del Monte Ricco, con la secolare
villa Pasina a mezza costa e sulla sommità la severissima Rocca,
le cui origini si perdono nella notte dei tempi, anche se lattuale
fabbricato si fa risalire al XII secolo. Ai piedi del Monte Ricco, ora
piazza Brugnoli, naturale prolungamento della piazza maggiore, è
il parcheggio lunica nota stonata in un contesto architettonico
e naturalistico di grande fascino e suggestione, laddove fino al 1874
tutta larea era occupata da un gruppo di case e dai relativi giardini
e orti. A spazzar via lantico borgo Alocco fu il Comune,
che nel 1810 volle recuperare questarea agli usi civici della cittadina:
mercato settimanale, Foro Boario, plateatico per fiere e spettacoli.
Grazie alla sua centralità, questa piazza fu così teatro di svariate manifestazionipopolari: sfilate mondane, processioni, corride di buoi, pubbliche tombole, concerti bandistici, gare di ogni tipo, che con lavvento delle automobili piano piano dovettero lasciare spazio alle nuove esigenze. Lo stesso mercato, tra i più antichi della zona, alcuni anni fa è stato trasferito nella vicina Casella, ai piedi della città, perché oramai il centro asolano era incapace di contenere la pressione di un traffico automobilistico sempre più intenso senza unadeguata struttura ospitante. Quella del mercato è stata lultima gemma a morire; prima erano scesi a valle anche altri servizi, essendo che la città ha subito un progressivo spopolamento, tipico di tutti i centri storici. Degli antichi splendori oggi nella piazza si respira uneco lontana. Due manifestazioni riescono tuttavia a rianimarla: il mensile appuntamento con un coloratissimo "Mercatino dellantiquariato", che riempie ogni angolo della città e lannuale "Palio della Regina" che coinvolge tutte le contrade in unanimata competizione per conquistare la palma della vittoria trainando delle bighe romane. |
Eppure sotto il
porfido del parcheggio in piazza Brugnoli vi sono ancora antichissime
vestigia. Trattasi di un impianto termale che lo Scomazzetto, farmacista
archeologo dellOttocento, riportò alla luce quando venne
raso al suolo lantico abitato del borgo Allocco. Si scoprì
così che Asolo (Acelum) romana aveva qui un impianto balneare
che cadde in disuso in epoca tardoantica, probabilmente anche perché
in parte ricoperto da una frana proveniente dai versanti del Monte Ricco.
I reperti raccolti e studiati dallo Scomazzetto sono ora conservati
nel Museo civico, dove sono anche altre preziose testimonianze che ricordano
le glorie passate, in particolare un Paride uscito dalla scuola di Antonio
Canova e alcuni cimeli del poeta inglese Robert Browning, dellinsuperabile
attrice Eleonora Duse (che nella città aveva la sua dimora) e
del suo infuocato amante Gabriele DAnnunzio. (continua
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