Solo
in tempi successivi, intorno al 1265, fu costruito per abitazione del
podestà e uffici il corpo procedente verso ovest, inclinato rispetto
ai precedenti per assecondare la torre inglobata. La strada intermedia
fu dapprima scavalcata da un voltone posto tra gli edifici, poi fu interrotta,
forse per la costruzione della retrostante chiesa di Santa Lucia nel
1389. |
La
parte di questa verso la contrada di San Lorenzo fu a lungo adibita a
sede delle guardie di piazza, nel 1825-26 ricostruita in eleganti
forme dallingegnere municipale Petrovich utilizzando elementi della
distrutta villa Da Lezze di Rovarè, capolavoro del Longhena (loggia
rimasta in sito fino al 1959, ora in parte ricostruita nel parco di villa
Manfrin). La parte verso piazza delle donne fu ristrutturata e sopraelevata
nel 1587 per ricavarvi la sede del Consiglio cittadino. Questultimo
edificio fu sostituito nel 1847 dal nuovo palazzetto che fu la prima sede
di biblioteca e pinacoteca civiche.
Cospicue operazioni di rinnovamento urbanistico coinvolsero la città durante lOttocento e proseguirono dopo lannessione al regno dItalia nel 1866. |
Ovviamente,
il punto cruciale dellimmagine della nuova Treviso italiana doveva
essere la piazza che, solo dalla metà di quel secolo, si iniziò
diversamente a denominare "dei Signori". I vari corpi dei palazzi
che la delimitavano erano formalmente disorganici e vetusti fin quasi
alla inagibilità. Così, nei primi anni post-unitari, attraverso
una serie di interventi di ricostruzione, restauro, arredo, posa di lapidi,
fu attuata la radicale riconfigurazione del luogo-simbolo dei tempi nuovi:
il medievale arengo divenne una sorta di sacrario risorgimentale. (continua
®) |