Tradizioni |
MANIFESTAZIONI
STORICO-CULTURALI |
Un
tuffo nelle espressioni di maggior richiamo turistico e di più autentico spessore culturale. |
La ricchezza derivante da presenze culturali diverse ha da sempre reso
potenzialmente ricco il comprensorio territoriale che coincideva o confinava
con il Patriarcato di Aquileia. La proposta di manifestazioni e festival
è oggi molto diversificata e ricca di fascinazioni. G. B. Altan
sottolineava qualche anno fa come il Friuli fosse ancora a cavallo tra
modernizzazione e tradizione, in un momento di trapasso molto stimolante
che non era sfuggito all’ultimo Pasolini. Così i Carnevali
rappresentano l’occasione per far rivivere antichi riti che segnavano
la vita sociale a ogni passaggio di stagione. Da un lato, a ricalco
dal grande Carnevale di Venezia, forse privato degli aspetti più
segnatamente rituali, ma evento di grande presa mediatica, finiti i
tempi delle Cavalchine, in Friuli fu celebre per anni quella di San
Daniele,sono rimaste le mascherate e le sfilate di città. In
alcune zone sono invece sopravvissuti alcuni Carnevali tradizionali,
tra i quali ci sentiamo di citare quello di Resia che ha conservato
mascheramenti e, caso più unico che raro, anche musiche rituali,
e alcune esperienze nelle Slavia Friulana. Negli ultimi trent’anni,
grazie a una maggiore disponibilità economica e alle mutate esigenze
di fruizione, sono nate alcune iniziative che hanno fatto e fanno parlare
della nostra regione in tutt’Italia e in alcuni casi anche ben
oltre i confini nazionali. Primo fra tutti va citato il festival dell’operetta
di Trieste, che incarna pienamente l’anelito mitteleuropeo della
città giuliana, grazie alle opere di autori che fecero prosperare
questo genere musicale quando grande era il fulgore del porto triestino
nell’ambito dell’impero asburgico. Sempre in ambito musicale,
questa volta più legato alla tradizione orale, Folkest , che
ha la sua ormai storica sede a Spilimbergo, si avvia verso i trent’anni
di onorata carriera, dopo aver letteralmente inventato, prima manifestazione
nel Triveneto, un dirompente progetto di decentramento che ne rappresenta
ancora oggi il fiore all’occhiello, ed essere stato definito dalla
stampa europea di settore il più grande e significativo festival
folk del Sud Europa. Segue a ruota il Mittelfest di Cividale, che dopo
qualche anno di alterne vicende sembra avviato a migliori sorti grazie
alla guida della nuova direzione artistica firmata Moni Ovadia e all’inserimento
in uno dei contesti urbani più significativi. |
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