Naturalista
- zoologo
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Dalla Foce dellIsonzo iniziano le aree lagunari |
LE
ZONE UMIDE
COSTIERE
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Riserve naturali
regionali delle Foci dello Stella, |
er
chi proviene da ovest è possibile abbandonare lautostrada
alluscita di San Giorgio di Nogaro per raggiungere poi, in pochi
minuti, labitato di Marano lagunare. Chi ha tempo a disposizione
potrà prenotare una escursione affittando una imbarcazione, allo
scopo di gettare uno sguardo sulla vastissima area lagunare e, più
in particolare, sulla splendida Riserva naturale regionale delle Foci
dello Stella, che si estende su 1400 ettari circa. |
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Il mito e la storia recente |
Il Ripristino |
Anche per tale motivo e a seguito di un progetto di
massima che risale al 1983 è stata progressivamente ricreata, su
unarea di una cinquantina di ettari, denominata appunto Il
Ripristino, unarea palustre. Liniziativa, in larga misura
finanziata dalla Regione e dalla Unione Europea, comprende la realizzazione
di un centro visite e di vari osservatori per lo sviluppo di attività
di ecoturismo e birdwatching. Oltre a grandi specchi dacqua poco
profondi, dove abbondano rane e altri anfibi, sono state restaurate o
create ex novo isole e aree boscose, una complessa rete di stagni e canali,
zone a canneto e ampie aree umide prative.
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Fauna e flora |
E si potrebbero ricordare anche numerosissime specie di limicoli
che frequentano per alimentarsi le vaste aree di velma fangosa,
emergenti con la bassa marea, come ad esempio il chiurlo, elegante e
mimetica specie dal lungo becco ricurvo, adottato quale simbolo della
riserva. A questi si aggiungono le chiassose oche grigie, reintrodotte
con grande successo, cui si aggiungono durante le migrazioni o lo svernamento
migliaia di individui talora provenienti dalla lontana Siberia oppure
in transito verso e da il continente africano. Per favorire la ricostituzione
di un così complesso ecosistema sono stati inoltre immessi due
gruppi di cavalli, di cui uno allo stato brado, con il compito di controllare
la vegetazione delle zone umide mediante il pascolo, laltro da
adibire alle visite guidate per stimolare lautofinanziamento della
gestione. La razza prescelta è stata quella Camargue, antica,
rustica e adattata alle aree palustri. Accanto a questi cavalli, che
con il loro candido mantello riecheggiano quelli diomedei, vengono periodicamente
inseriti anche alcuni bovini, sempre di razza rustica e adattabile alle
particolari condizioni di vita in queste aree peculiari, con lo scopo
di riprodurre il primigenio equilibrio tra fauna e flora e le antiche
migrazioni delle orde di grandi mammiferi al pascolo. |
Ecoturismo, educazione ambientale, ricerca |
Prospettive per il futuro
La filosofia dei progetti realizzati in ambito costiero-lagunare è stata quella di allontanare e deviare progressivamente il disturbo umano dai siti più delicati e fragili della laguna, concentrando i visitatori in zone per essi appositamente progettate. Una soluzione decisamente efficace che consente, senza ridurre la naturalità dei siti e, anzi, aumentandone la superficie, di creare numerose opportunità per nuovi posti di lavoro legati allecoturismo. Per consolidare i risultati sinora raggiunti accanto alle iniziative di conservazione e didattica è stata istituita recentemente una Stazione Biologica, con sede presso la Riserva della Foce dellIsonzo, con lobiettivo di fornire le direttive per la gestione e il monitoraggio della situazione biologica nellintera area costiero-lagunare. |