Page 98 - Val Tramontina
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AMBIENTE FOLCLORE CULTURA ENOGASTRONOMIA



Le fontaneil puest. Raccontavano allora i ragazzini che poteva 
Un tempo, quando ancora gli impianti di canaliz- accadere che qualche anziano stagnino offrisse loro 
zazione dell’acqua non raggiungevano i centri abitati, cinc franchis per prendere a sassate i secchi che, cos̀ 

il cuore pulsante del paese erano le piazze con le loro ammaccati, dovevano essere portati a riparare presso 
preziose fontane. Poi i moderni impianti, silenziosa- le loro botteghe.

mente intrufolatisi nelle case, hanno pian piano sop- La fontana ha svolto il suo umile e importante ruolo 
piantato questi “monumenti” che caratterizzavano le ino alla met̀ del Novecento, quando un discreto be- 

piazze con le loro strutture pì o meno elaborate.nessere raggiunge anche la Val Tramontina, insieme 
Quella di Tramonti di Mezzo era in pietra, di forma ai primi mezzi a motore; allora la fontana diventa un 
rettangolare, lunga cinque metri e larga due. La fon- ostacolo per il, seppur modesto, trafico che interessa 

tana occupava il posto d’onore del paese: collocata al la piazzetta. Intorno al 1952-53 viene rimossa e alcuni 
centro della piazzetta, attendeva le donne che si ritro- pezzi saranno utilizzati per costruire le canalette che 

vavano per attingere acqua nei loro cjald̀rs (secchi costeggiano la strada principale di Vil di Miȩ men- 
di rame) sorretti dal tinar che piegava le loro spalle, tre altri saranno riversati in localit̀ Rutizza o lungo 
l̀ giocavano i bambini; nell’acqua della fontana si ab- il pendio che afianca la strada comunale che porta a 

beveravano le mucche al rientro dal pascolo e i gears Tramonti di Sotto. In quegli anni, tuttavia, l’acqua non 
mettevano in ammollo i venchis (vimini) per i cesti.̀ ancora prerogativa di tutte le case, e la fontana vie- 

L’acqua, che derivava da Cual di Macilas, localit̀ ne ricostruita in un angolo della piazza: si tratta di un 
sopra Festonas, durante l’estate scarseggiava; allora si manufatto in cemento che durer̀ ino al 1976, quando, 

andava a ador̀ l’aga (ad adorare l’acqua): i cjalders i lavori di ristrutturazione del dopo interesseranno an- 
e i band̀z (secchi) venivano messi tutt’intorno alla che la piazzetta. La fontana verr̀ di nuovo demolita 
fontana e le donne attendevano il loro turno per ri- e ricostruita pì tardi, in dimensioni ridotte, sul lato 

empire i secchi; a volte delegavano i bambini a tigneiovest della piazza, dove si trova tutt’oggi.





















































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