Page 79 - Val Tramontina
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nel Settecento, quando Tamar sembra gravitare nell’am- ve e di arrivo per i meno allenati; di arrampicata, con 
bito d’interesse di due famiglie insediate nell’area, quelle una piccola falesia attrezzata, e naturalistico, con un 
dei Varnarin e degli Orlando. I Varnarin avevano coloniz- osservatorio rialzato per la fauna locale ricca di ca- 

zata quella zona alla ine del XVII secolo. La loro residenza prioli, muloni, cervi camosci e molte specie di uccelli 
era stabile e la propriet̀ dei terreni esclusiva. Nonostante e mustelidi. Non mancano manifestazioni a carattere 

queste trasformazioni, la cartograia ottocentesca di Ta- culturale e folcloristico a cui partecipano molti valli- 
mar ci mostra molto evidente l’origine pastorale dell’inse- giani e turisti occasionali, come la “Serata delle stelle 

diamento ancora diviso in quattro nuclei.cadenti”, dove si possono gustare specialit̀ della valle, 
La mulattiera proveniente dalla Villa di Sotto passava ballare in armonia in un contesto antico tra le luci del- 
tra i nuclei abitati e il bosco del Celant, per poi scendere le iaccole e visionare il cielo con il telescopio.

verso il torrente Chiarz̀ e gli insediamenti di quel ba- Il Canale del Chiarz̀, a est della valle, raccoglie le 
cino. I frazionamenti, se si esclude il borgo pì orienta- acque del vasto bacino idrograico del monte Brus̀, 

le, erano ancora ampi e testimoniano l’incapacit̀ delle del monte Taiet e del monte Rossa con le itte faggete 
famiglie di coloni di “disegnare” il territorio deinendo, e le pareti strapiombanti. Numerosi sono i piccoli vil- 
anche con opere consistenti, le gerarchie della coloniz- laggi, talvolta un’unica casa o una stalla, disseminati 

zazione agropastorale intervenuta in quasi due secoli.sugli antichi pascoli ormai persi e invasi dal bosco, 
Il nome stesso del paese ci ricorda che l’attivit̀ di pa- che testimonino l’audacia di quelle genti costrette a 

scolo era qui legata non all’allevamento dei bovini. ma a vivere, spesso a sopravvivere il luoghi impervi, lontano 
quello di pecore e capre. La parte pì antica di Tamar dalla Villa di Sotto e da Campone. Le acque a fondo 

̀ caratterizzata da un abitato a corte che ospitava origi- valle, abbondanti in qualsiasi stagione, attraversano 
nariamente tre famiglie e le rispettive stalle. Gli ediici uno scenario selvaggio lanciandosi tra cascate e forre 
di abitazione erano posti a nord e a est, le stalle sud e a suggestive ino a Campone, dove le pale di un antico 

ovest. Il borgo ̀ stato recentemente in parte ristrutturato mulino le raccolgono per poi rilasciarle, pache, ino a 
dai proprietari e al suo interno vi sono dei locali adibiti raggiungano il lago di Tramonti.

a ricovero, il “Bivacco Guglielmo Varnerin”, gestito dalla P̀lcoda (altitudine: 628 mt) nasce su di un terreno, 
Sezione CAI di San Vito al Tagliamento che ne cura la detenuto dalla famiglia pì potente della Val Meduna, 
manutenzione e l’organizzazione logistica.in una valle laterale equamente distante dai canali (di 

Nell’area del sito, notevoli sono le attivit̀ che si Cuna e di Campone), percorso da strade intervallive 
svolgono a livello escursionistico, anche giovanile; ̀ e di fatto inserito in un processo di inurbamento dif- 

un ottimo punto di partenza per escursioni impegnati-fuso. Sembra di poter rilevare, in questa coincidenza











































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