Page 34 - Val Tramontina
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IL PAESAGGIO
d’Arzino, ̀ stata classiicata cromosomicamente come il naturale delusso nei tratti di torrente a valle delle
nuova specie “insettivora” (con le foglie attaccaticce rispettive dighe, per̀ si sono incrementati della pre-
attira, avvolge ed assorbe l’azoto dai piccoli insetti che senza di alcuni uccelli acquatici: Cormorani, Svassi,
vi aderiscono).Smerghi e Aironi cenerini sono ormai consueti, e rie-
Fra le montagne geograficamente vicine al ter- scono a trarre vantaggio anche dalle immissioni di pe-
ritorio tramontino, quella botanicamente pì im- sce effettuate per uso sportivo. La presenza del Gam-
portante ̀ certamente il Monte Raut (giustamente bero di iume ̀ invece ancora garanzia di naturalit̀
condiviso con i comuni di Frisanco, Maniago ed An- dei torrenti e delle loro acque sane e pulite.
dreis). Il motivo principale ̀ proprio il gran numero Dal lato dei mammiferi invece il grande incremento
numerico di Cinghiali e Cervi, facilmente osservabili in
di specie ospitate anche per merito della sua storia.
Nel Quaternario alcune zone sono state risparmiate valle e talvolta anche pericolosi per il trafico veicola-
dalle glaciazioni e si ̀ ritrovato ad essere un “nuna- re, ̀ solo espressione di buona disponibilit̀ alimenta-
takker”, una sorta di rifugio nella posizione meri- re, mentre non ̀ dato sapere come e quando il fenome-
dionale pì favorevole della catena alpina. Conserva no raggiunger̀ livelli di stabilit̀ ecologica.
molti fiori rari, localizzati o endemici, assieme ad La cultura venatoria ̀ molto sentita in Val Tramon-
altri che segnano il limite estremo di areali diversi, tina e queste 2 specie sono particolarmente ambite,
talvolta disgiunti dai principali. La entit̀ totali, solo cacciate con sistema selettivo cos̀ come per il Caprio-
della flora vascolare e considerando il sottostante lo, il Camoscio (presente con alcuni fra i pì bei capi
Monte Jouf e la porzione settentrionale dei Magre- dell’arco alpino) ed il Mulone.
di del Cellina, possono venir valutate in almeno Le stesse specie rappresentano per̀ anche una
1500, quasi la met̀ delle specie osservabili in tut- fonte alimentare insostituibile per altri cacciatori:
i grandi carnivori predatori che, oramai da diversi
to il Friuli Venezia Giulia. Una riserva del genere
non pù che contribuire manifestandosi anche al- anni, fanno capolino e scalpore soprattutto quan-
trove, con appendici fino al fondovalle tramontino: do vengono ritrovate le loro predazioni, o razziano
ne sono esempi Campanula thyrsoides (a Tridis per qualche animale domestico, tanto da balzare alle
dealpinismo) e, di particolare interesse per la sua cronache giornalistiche.
unicit̀, Brassica glabrescens Poldini, risalita con Gli “addetti ai lavori”, ciò gli specialisti e tecni-
altre specie magredili fino al Torrente Viellia.ci faunistici, i guardiacaccia, i forestali, ma anche i
I laghi artiiciali hanno indubbiamente modiicatosemplici naturalisti, invece non si fermano alle noti-
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