Page 31 - Val Tramontina
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IL PAESAGGIO



storiche, sono state invece reintrodotte due spe- richiede condizioni di elevata umidit̀ atmosferica e 
cie pregevoli: la Marmotta, che per̀ non ha dato il piovosit̀, tanto da poter raggiungere uno stadio “cli- 

successo sperato (ad esempio sul M.Raut), con solo max” (ciò di stabilit̀ nelle migliori condizioni per un 
qualche esemplare gravitante al confine tramonti- dato tempo), reso evidente dal vigore dei fusti e dalla 
no (Cadin di Dosaip, Senons, Forcelle del Cuel e chioma caratteristicamente piatta. Dove c’̀ maggior 

del Pedole), e lo Stambecco, che invece ha trova- continentalit̀, si mescola o viene del tutto sostituito 
to alcune zone idonee, talmente ripide da non far dal Pino silvestre, altra bella pianta e pure di indubbio 

permanere la neve a lungo: Dosaip, Pale di Maglina, interesse economico.
Caserine Alte e Basse, Burlaton, Nartais.Nelle Pinete e nelle Faggete, spesso a contatto 
sui due versanti di una valle, cos̀ come sui due ver- 
L’ Aquila reale, osservabile sia in valle che nei vi- 
cini magredi, ̀ presente con coppie stabili ma i siti santi di una montagna, a primavera si pù iniziare 
di nidiicazione sono tenuti nel pì rigoroso riserbo. la ricerca delle diverse fioriture, che si susseguono 

I territori di caccia delle aquile sono sempre posti a a seconda della luce a disposizione. Nelle pinete, 
quote superiori ai nidi, considerato che le prede alla fra piante che meglio sopportano l’acidit̀ origina- 

portata dei poderosi artigli talvolta pesano ben pì di ta dalla lettiera indecomposta, troviamo i cuscini 
loro (piccoli e giovani di Camoscio, Capriolo e Mulo- dell’Erica carnea, il Chamaecytisus purpureus e 
ne, ma anche Volpi, Lepri alpine e Pernici bianche).l’orchidacea Epipactis atrorubens. Nelle faggete, 

Talvolta ci sono alcuni alberi “rari” nascosti nelle dopo il profumato Fior di stecco (Daphne meze- 
faggete e nelle pinete: il Tasso (Taxus baccata), con reum), si esprime in breve tempo la flora nemorale 

esemplari anche pluri-secolari in condizioni ombrose; a Primula vulgaris e Anemone trifolia, poi Denta- 
l’Agrifoglio (Ilex aquifolium) dalle foglie sempreverdi ria enneaphyllos (illirica) o Dentaria pentaphyllos 
(alpina), rare orchidee termofile della fascia basale 
ed alcune pungenti, testimone di un clima caldo-umi- 
do non pì presente; il Cerro (Quercus cerris), specie (Cephalantera rubra e Cephalantera damasonium), 
quercina di derivazione illirica.mentre in alta quota, dove i fusti degli alberi sono 

Le pinete a Pino nero della Val Tramontina, pure serpentiformi e sciabolati dall’innevamento, Rhodo- 
di origine balcanica, sono prossime al limite nord- dendron ferrugineum e Rhododendron hirsutum.

occidentale dall’area di distribuzione. Qui pì che Gli abusteti sub-alpini a Pinus mugo sono conside- 
altrove hanno subito pesantemente la concorrenza rati un Habitat prioritario a livello europeo. Le piante, 
del Faggio, tanto da trovarsi pressoch́ relegate sugli a portamento strisciante, originano formazioni quasi 

impervi versanti meridionali, dai suoli poco evoluti e impenetrabili e posseggono grande capacit̀ di conso- 
con scarsa capacit̀ di ritenzione idrica. La specie per̀lidare suoli franosi e detritici. Talvolta il larice vi si

A lato, esempi della flora delle 
rupi e dei ghiaioni: nella fila
in alto da sinistra, campanula 
di Moretti (Campanula 
morettiana), ranuncolo 
alpestre (Ranunculus alpestris) 
e raponzolo di Sieber 
(Phyteuma sieberi).
Nella fila in basso da sinistra, 
alisso dell’Obir (Alyssum 
ovirense), primula tirolese (Primula tyrolensis) e papavero 
alpino (Papaver rhaeticum). 

Foto Dario Di Gallo



























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