Page 78 - Abitare a Campodarsego
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frate cappuccino



Il secondo. Mamma Giuditta, dopo alcuni mesi giosa temporanea. A riceverla fu il vice-maestro, che Il Duomo di Treviso.
senza il suo Cincio, part̀ per Bassano del Grappa e la ricordava con queste parole: «La mattina del 28 

chiese di poter vedere il iglio. Sapeva che non avreb- agosto, alle ore 7.45, nella cappellina dell’orto grande 
be potuto parlargli; le bastava vederlo. Le risposero dei novizi, fra Andrea Maria, premessi i consueti die- 
che l’avrebbe visto in chiesa ad una delle celebrazio- ci giorni di esercizi spirituali, fatta la Comunione, in 

ni della giornata. S’inginocchì nei primi banchi e assenza del p. guardiano e maestro, emise nelle mie 
aspett̀. Ad un certo momento, lo vide, inine, il suo mani la professione dei voti semplici».

Cincio, ma era cos̀ magro che mormor̀ desolata: 
«Ah, caro el me iol!».Verso Padova
Una settimana dopo fra Andrea lascì il convento di 
In una dichiarazione scritta, p. Atanasio da Udine, 
superiore Provinciale, assicurava: «Interpellati segreta- Bassano, dove aveva imparato cosa voleva dire essere 
mente tutti i chierici e laici novizi, risposero tutti con- frate cappuccino. Le cronache riportano: «La mattina 

cordi di non avere cosa alcuna di rimarco da deporre in del 4 settembre il chierico fra Andrea part̀ alle ore 
proposito, ma anzi essere stati sempre ediicati della di 5.15 dal s. Noviziato alla volta dello studio di Padova 

lui condotta». Come dire: non solo fra Andrea era un un accompagnato da fra Gaudenzio da s. Daniele, del con- 
buon novizio ma anche di spiccata esemplarit̀.vento di Padova, venuto qui appositamente a levarlo».
«Le medesime risposte - aggiungeva - ebbi pure 

nell’esame secreto che feci a tutti i religiosi di que- Nota: Perch́ «Andrea Maria»? Perch́ qualche 
sta famiglia [del noviziato], i quali aggiunsero esse- giorno prima, il 15 agosto, era morto a Bassano del 

re desiderabile che in buon numero venissero di tali Grappa un frate signiicativo per la storia della Pro- 
novizi». Il maestro di novizi, da parte sua, gli rispose vincia e dell’Ordine, p. Andrea Maria da Venezia (al 
secolo Giovanni Antonio Battagia, 1815-1879) che fu 
che non poteva che rallegrarsi di quel novizio, perch́ 
non aveva mai notato mancanze volontarie. E metteva una volta deinitore provinciale, tre volte ministro 
per iscritto (21 giugno 1880): «Si ̀ sempre diportato provinciale (1853-56, 1859-62, 1865-72) e per un ses- 

con esemplare condotta, ciò modestia, raccoglimen- sennio (1872-78) 4° deinitore generale e procurato- 
to e fervore nelle cose spettanti al divin culto; con ri- re generale dell’Ordine. Visto in prospettiva, quale 

spetto e docilit̀ e prontezza alla presenza e voce dei felice coincidenza in questo passaggio di nome! Se 
superiori; con caritatevole ed affabile maniera verso era stato importante p. Andrea Maria da Venezia, al- 
de’ proprii compagni; con sollecitudine, esattezza e trettanto lo sar̀, per la Provincia e per la Chiesa di 

puntualit̀ nelle faccende ed ufici».Treviso, p. Andrea Maria da Campodarsego. Cfr. Ne- 
L’anno della prova termiǹ con la professione reli-crologio, pp. 375 e 292.










































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