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ini, vivande, vicende, vedute”: non è l’insegna di un nuovo tipo di negozio, ma il programma sintetico della più interessante e simpatica manifestazione che si organizza a Udine a cura dell’Amministrazione comunale, con il coinvolgimento di molte istituzioni, enti pubblici e privati, consorzi di produttori, associazioni e categorie, ricreative e culturali e che si tiene ogni anno nella prima metà di ottobre: Friuli doc: vini, vivande, vicende, vedute, per l’appunto.
Giunti al termine dell’estate, la città capoluogo del Friuli non può infatti essere da meno del suo territorio, che proprio in autunno, stagione di vendemmie e vino, splende tra i colori delle sue vigne offrendo l’immagine più accattivante di sé, dalle dolci colline alle campagne cosparse ancora di caratteristici borghi.
Friuli doc: vini, vivande, vicende, vedute riassume nella sua denominazione lo spirito più genuino della terra friulana, facendo coincidere qualità della vita con qualità d’ambiente e di produzione locale, presentandola al pubblico finora giunto sempre numeroso anche da oltre confine.
Tutta Udine è chiamata a collaborare per “vestire la città” con bandiere e stendardi, per organizzare punti di notevole interesse per qualsiasi curioso visitatore: il centro storico, nella sua accezione più ampia, viene chiuso al traffico e si riempie di chioschi, banchi, gazebi, bancarelle ecc., che propongono gli ottimi prodotti di questa antica terra di contadini e di artigiani, di studiosi e di artisti: i vini e le grappe migliori, il prosciutto di San Daniele, il formaggio Montasio, gubane, miele, pane e dolciumi artistici; ceramiche e tessuti d’arte, legni, ferri battuti e lavori d’alta oreficeria e gioielleria; libri e pubblicazioni varie...
Gioie per il palato, quindi, con l’enogastronomia tipica locale, per gli occhi con le creazioni d’alto artigianato artistico, per la mente con i vari momenti culturali.
Tra strade e storiche piazze, sotto i portici che vestono come un ricamo continuo molte vie della vecchia Udine, negli androni e nelle gallerie, nei ristoranti e nelle osterie, si sviluppa l’andare e venire del pubblico, interessato a tutto e divertito qua e là con spettacoli tenuti da gruppi folcloristici, bande musicali, comici e attrazioni varie per bambini e adulti.
Molto interessante e piacevole diventa anche l’andar per osterie (tipiche e antiche, quelle friulane!), che per l’occasione fanno a gara per presentare, a prezzi “Friuli
doc”, l’antica e semplice cucina della montagna carnica e delle località marine.
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Oppure si può itinerare tra i ristoranti che ogni anno si dilettano a studiare e offrire menù “storici” sempre diversi. Inoltre, in occasione della festa, si allestiscono mostre ed esposizioni d’alta qualità visitabili per un tempo più lungo dei sei giorni previsti; si organizzano concerti e rappresentazioni teatrali, convegni e conferenze.
Nel maestoso terrapieno di piazza Libertà, con la loggia di San Giovanni a far da splendida cornice ai piedi del castello, vengono a presentarsi i comuni storici del territorio, motivando di anno in anno la loro presenza a seconda dei trascorsi storici e artistico-culturali.
Friuli doc, vetrina quindi della realtà del territorio sviluppata nelle sue molteplici espressioni, è inoltre ottima occasione per conoscere anche situazioni straniere, soprattutto confinanti (come l’Austria e la Slovenia) o comunque in rapporti cordiali e amichevoli con la municipalità udinese, come nel caso delle città gemellate. Esse partecipano infatti alla grande festa portando a Udine le loro produzioni: dentro la città friulana, trasformatasi per quattro giorni in grande emporio, viaggiare nel tempo e nello spazio non costa! Fine
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