|
Treviso ha tenuto il passo con i tempi, dai pionieri della chirurgia agli anni nostri:
le Chirurgie si sono imposte per professionalità, preparazione e
requisiti tecnici legati al continuo aggiornamento strumentale. |
|
|
Ospedale Santa Maria dei Battuti deve il suo nome al movimento dei “Flagellanti” che nel Veneto, dopo il 1260, in anni bui e sanguinosi legati al dominio degli Ezzelino da Romano, trovò in Treviso uno dei suoi punti di riferimento: il primo statuto della Scuola dei Battuti fu compilato nel 1329 e l’allora confraternita, il cui scopo era l’assistenza ai miseri nel nome di Dio, veniva modificando negli anni la sua caratteristica, trasformandosi piano piano in un raggruppamento di confratelli «benestanti e borghesi» e divenendo anche in parte, per il numero di proseliti e per la loro ricchezza, antagonista alla Curia trevigiana.
Come riportato da Giovanni Netto, il 21 agosto 1332 il capitolo generale dei Battuti decideva di acquistare l’area offerta da Gualpertino da Coderta per l’edificazione dell’Ospedale che per secoli occupò la zona compresa fra il Cagnan delle Beccherie ed il Sile e se nel 500 e 600 i Battuti perdono la loro identità di confraternita identificandosi più «in persone dell’infima plebe» come dice il Vettorazzi, l’Ospedale mantiene invece una sua precisa identità amministrativa.
Inutile fare la storia delll’Ospedale perché su questo molti hanno scritto (G. Sternini, G. Netto, W. Lovadina, etc.): l’attuale complesso ospedaliero Ca’ Foncello che mantiene ancora oggi il nome ed il simbolo dei Battuti, trova collocazione negli anni 60 sempre lungo le rive del Sile in un’area particolarmente felice per i suoi rapporti stradali ed autostradali. |
|
Nel suo oramai vasto complesso di discipline mediche e chirurgiche, l’Ospedale oggi rappresenta un punto di riferimento per la Sanità non solo veneta. La lungimiranza degli Amministratori e dei Direttori che si sono alternati alla guida dell’Ospedale ha portato molte nuove discipline ad occupare posti di primo piano, una volta appannaggio solo di centri Universitari.
Sarebbe molto lungo affrontare qui la descrizione del complesso polispecialistico che caratterizza Ca’ Foncello, ci limiteremo solo a raccontare, ed in modo sicuramente restrittivo, dell’assetto chirurgico dal dopoguerra. In questo trascorso di tempo, 50 anni di storia, la chirurgia ha subito profonde modificazioni, ed i nostri Maestri, e mi riferisco a tutti coloro che ci hanno preceduto in questo non sempre facile ruolo di chirurgo, hanno più di noi assistito al rapido evolversi della chirurgia, continuo, incalzante, a volte frenetico.
E questo rapido divenire della scienza medica ha trovato terreno fertile nell’ambito chirurgico. Pensiamo solo alla rivoluzione portata in campo clinico dalla introduzione sistematica degli antibiotici, dall’avvento dell’anestesia generale con l’intubazione tracheale e dalla ventilazione assistita, dall’uso delle trasfusioni, dalle apparecchiature dell’emorecupero, dal diffondersi delle unità di terapia intensiva post-operatoria, dalla dialisi, dal bisturi elettrico, dal defibrillatore, dalle pompe per la circolazione extracorporea.
(continua
→)
|
|
|
|