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Qui inizia la storia del Santuario della Madonna dell'Olmo di Thiene e anche dei Frati Cappuccini che tuttora lo custodiscono e lo curano. Nel 1602 il vescovo di Padova consacra la cappella dedicata alla Madonna e il 3 marzo hanno inizio i lavori per la costruzione del convento e viene posta la prima pietra per la nuova chiesa. Dopo un anno la chiesa č ultimata e i frati entrano nel convento. Una lapide, leggibile nel coretto a destra dell'altare, ricorda che nel 1630 era terminata, senza gravi lutti, la peste che aveva devastato l'Italia e quasi spopolato Bassano. Ma nella storia dei Cappuccini e del loro convento ci sono anche giorni tristi, per non dire drammatici. La Repubblica Veneta, che gią dal Milleduecento si assumeva la spesa per tenere accesi lumi e candele nei capitelli e nelle edicole a muro delle calli e che puniva chi li danneggiava, ogni tanto veniva fuori con la sua anima laica e anticlericale. Cosi' nel 1779, insieme con altri, viene chiuso il convento a Thiene e mandati via i frati, che ritorneranno dieci anni dopo. Nel 1797 Napoleone Bonaparte scende in Italia. Da noi arriva dopo la battaglia di Carpanč, nella Valsugana. La soldataglia a Bassano devasta campi e cantine. Napoleone ordina la requisizione delle campane per fare cannoni e dei vasi sacri e degli ex voto d'argento e d'oro per finanziare la sua spedizione. Nel 1810 in Italia molti conventi vengono chiusi e tra essi quello dei Cappuccini di Thiene. Nel 1843 il convento č riaperto e i frati ritornano salutati e festeggiati. Nel 1861 c'č la proclamazione del Regno d'Italia. Il nuovo Governo ha atteggiamenti ostili verso la Chiesa e il Papato, che si coneretizzano in leggi altrettanto ostili verso la religione e le sue istituzioni. In pochi anni vengono chiusi circa trecento conventi e confiscati i loro beni. Il convento dei Cappuccini di Thiene č soppresso di nuovo. E bisognerą arrivare al 1900 per il ritorno definitivo dei frati nel loro convento e nella Chiesa della Madonna dell'Olmo. | |||