Storico
Docente di Storia
Medioevale Università
degli Studi di Padova
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LA STORIA
Il medioevo lasciò a Thiene una impronta indelebile.
Metamorfosi storica di quel castello che non c'è più, ma
c'è ancora nell'immaginatio collettivo e nella memoria storica
e civile dei thienesi.
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eno aulico di Marostica o Bassano, meno febbricitante di Schio o
Valdagno, Thiene è forse, tra i centri nevralgici dello stupefacente
triangolo industriale dell'alto Vicentino quello che ha conferito
alla povincia Veneta ricchezza e universale rinomanza di
imprenditorialità, il più raccolto e discreto.
L'immagine che di sé offre Thiene al visitatore emana aria di antica
possidenza illuminata. Trasuda umori di più recente attivismo mercantile.
Suggerisce sentimenti collettivi di diffusa e tenace
religiosità. E, soprattutto, rivela la sua inconfondibile anima veneta
e veneziana.
I superstiti segni di questo passato te li trovi davanti un po'
dovunque, magari avulsi dalla loro sede originaria. Come il superbo leone
marciano sorretto da un paio di colonne della demolita loggia comunale, che
ora troneggia nella centrale Piazza Scarcerle.
Ville di composta bellezza disseminata nel centro storico e nella pettinata
campagna circostante rievocano silenziosamente splendori e munificenza di
di nomi del patriziato vicentino e lagunare.
Eleganti cappelle gentilizie, chiese barocche, santuari narrano di un
clero che fino all'età contemporanea è stato autorevole confidente di
illuminate aristocrazie e stimato amico di plebi contadine.
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