VALERIA BALASSO |
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antico lo spirito mercantile dei Thienesi, risale presumibilmente all'inizio del secondo millennio, periodo durante il quale si svolsero i primi mercati, anche se la prima testimonianza che ne comprova l'esistenza risale al 1200. Questo amore per i commerci è indubbiamente facilitato dalle condizioni storiche in cui Thiene viene a trovarsi. Nel 1404, infatti, la cittadina passa sotto il dominio della Serenissima e inizia un periodo di benessere che ne agevola gli sviluppi commerciali, agricoli, artigianali. Si sviluppò, in particolare, il mercato del bestiame che si svolgeva nelle tre piazze storiche della città: le attuali Rovereto, Battisti, Chilesotti, le quali, rispettivamente, ospitavano il mercato dei buoi, delle pecore e suini e del pollame. Lo spirito imprenditoriale, però, cresce e porta alla richiesta a Venezia della concessione del "mercatofranco". Concessione che non si fa attendere soprattutto grazie alla fedeltà di Thiene alla Serenissima e alla disponibilità di 500 thienesi che nel 1487, al comando del conte Giangiacomo Thiene, partecipano vittoriosamente alla battaglia di Rovereto contro i tedeschi. Il doge Agostino Barbarigo, in segno di riconoscenza per tale azione, con la "ducale" del 6 ottobre 14921 autorizza il mercato "franco da dazi" da effettuarsi nella giornata del lunedì. Il 10 ottobre i thienesi ricevono la notizia e danno vita ad una serie di festeggiamenti che coinvolgono tutti i paesi che fin d'allora gravitavano su Thiene. Ogni due anni il secondo sabato di ottobre, a ricorda della concessione viene celebrata, con profondo entusiasmo, una realistica rievocazione storica, iniziativa questa, che prese avvio nel 1992, per celebrare i 500 anni dell'avvenimento. Invece la seconda domenica di ottobre di ogni anno viene effettuato il mercato franco: si cerca di riproporre la Thiene del '600. I figuranti indossano abiti rinascimentali e vengono rievocati i giorni della concessione del mercato franco da parte della Serenissima Repubblica di Venezia. | |||