Il Triestino
Terra Mitteleuropea
Turismo, natura incontaminata e monumenti unici sono le dominanti incontrastate di questo suggestivo territorio.
La città, sospesa tra il mare e il Carso, ha il fascino intrigante di un capoluogo mitteleuropeo. Può vantare splendidi monumenti, straordinarie bellezze naturali ed una innata vocazione marinara. Le numerose “anime” dei popoli che nei secoli l’hanno abitata caratterizzano ancora oggi la quotidianità e le abitudini dei suoi abitanti, in particolar modo nella gastronomia ove piatti slavi e torte austro-ungariche si alternano a zuppe friulane e spezie d’Oriente.
La cucina dei locali cittadini presenta spuntini di carne di maiale, prosciutti cotti, crudi e in crosta, salsicce servite con crauti, salse al cren, paprika o cumino. La delicatezza di granseole e capesante si avvicenda al piccante dei “cevapcici” (salsicciotti slavi) e la dolcezza degli gnocchi di susine alla rusticità della jota (minestrone di cappucci acidi, patate e fagioli) o al gulasch (ungherese), senza dimenticare il prosciutto cotto nel pane spolverato di piccante cren.
Nell’incontro di genti, religioni ed etnie diverse, c’è una nota molto italiana: l’espresso da gustare in uno dei tanti caffè storici, magari per ripararsi da un “refolo” di bora. Andare al caffè è un’istituzione e un immenso piacere per chi, in solitudine o in compagnia, voglia trascorrere un po’ del suo tempo libero.
Ma i caffè triestini quali il Tommaseo, il San Marco, il Tergesteo o il caffè degli Specchi, sono anche frequentati luoghi d’incontro per manifestazioni culturali, ideali per l’atmosfera sofisticata e classicheggiante che in essi si respira, per cui non si può fare a meno di ricordare che sono stati il salotto di scrittori famosi come Svevo, Saba, Joyce e di altri poeti e letterati profondamente legati a Trieste, città complessa e cosmopolita e ad una piccola provincia slanciata verso spazi più ampi tra Vienna e l’ultimo lembo del territorio italiano. Per questa città non esiste il turismo di massa, Trieste non brulica di giapponesi come Venezia, anche se Piazza Unità d’Italia si affaccia sullo stesso mare Adriatico.
Gli aspetti più caratteristici della città si ricollegano allo splendore dell’epoca asburgica, ma è presente, oltre allo stile liberty anche l’architettura razionalista fino alle opere pubbliche di età moderna. Lungo le vie e le piazze si possono ammirare, oltre agli splendidi palazzi, molte chiese di grande valore artistico e spirituale. La libera posizione commerciale della città fu punto di incontro di popoli diversi come greci, ebrei, svizzeri, tedeschi, slavi e inglesi e per questo Trieste divenne anche la sede di diverse religioni. Il tempio israelitico è in stile siriano-orientale e si ispira alle rovine di Baalbek. La religione greco-ortodossa era professata a Trieste già nel ‘700 e oggi la chiesa greco-ortodossa di San Nicolò dei greci sorge di fronte al mare, in un borgo un tempo centro dell’emporio triestino. È, invece, serbo-ortodossa la chiesa di San Spiridione, costruzione imponente con cupole colorate dai riflessi d’oro e d’argento. La chiesa guarda il Canal grande, nel passato approdo dei velieri mercantili. La Chiesa Evangelica, fedele allo spirito riformista di Lutero, è un edificio neogotico della fine del secolo scorso. Un altro edificio religioso degno di nota è la chiesa di San Silvestro, luogo di culto delle comunità evangeliche riformate, elvetica e valdese. Molte sono, poi, le chiese dedicate al culto cattolico quali ad esempio Sant’Antonio Nuovo, Santa Maria Maggiore e la più nota, la cattedrale di San Giusto, simbolo della vita civile e religiosa della città, da cui si ammira uno splendido paesaggio, soprattutto nelle giornate più limpide quando la bora ha smesso di soffiare e lo sguardo arriva fino al golfo, dominato dal faro della Vittoria. Alto 70 metri il faro è sovrastato da una cupola che ospita l’elemento illuminante, coronato nella sua sommità dalla statua della Vittoria alata. |
Il tratto di costa sottostante il faro è la famosa zona di Barcola dove ha luogo ogni anno, la seconda domenica di ottobre, la Regata velica “Coppa d’Autunno Barcolana”. Vi arrivano migliaia di imbarcazioni da ogni parte del mondo per unirsi agli innumerevoli equipaggi locali.
La magia di questa gara, nata dalla passione per il mare, sta nel suo mix di sfida agonistica e festa del mare. Proseguendo lungo la costa triestina si incontra il castello di Miramare. È il maniero dalle “bianche torri” come il poeta Giosuè Carducci lo ha definito.
Si erge sul piccolo promontorio circondato da molti ettari di parco ora lasciato a bosco ora sistemato a giardino all’italiana. Massimiliano D’Asburgo, fratello di Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria, decise di vivere a Trieste e si fece costruire questa romantica dimora per amore di Carlotta.
Un tragico destino s’abbattè sui due sfortunati sposi per cui la loro unione durò poco, ma ancora oggi la loro presenza è viva nelle sale del castello, assai suggestive e arredate secondo il gusto e la moda dell’ottocento.
A disposizione del pubblico funzionano eccellenti servizi quali la libreria, programmi didattici per le scuole, mostre, spettacoli musicali e di prosa. In città si è lavorato alacremente: si può ammirare il restauro di palazzi, la sistemazione del lungomare e piazza Unità, ritornata al suo splendore, rimane uno dei luoghi più suggestivi della città. La piazza si affaccia da un lato sul mare, mentre è delimitata negli altri lati dai palazzi più rappresentativi: il Palazzo del Governo con la caratteristica decorazione a mosaico, ove è alloggiata la Prefettura; accanto è il caffè degli Specchi, punto di incontro dei triestini, mentre dal lato opposto si succedono il palazzo Pitteri di stile neoclassico e il palazzo Lloyd Triestino, oggi divenuto sede della Regione Friuli-Venezia Giulia. In fondo si colloca il Palazzo Comunale con la torre dell’orologio di stile eclettico che risale al 1872. L’antico nome di Tergeste deriva dalla parola venetica e poi slava “Terg” ossia mercato. Prima colonia romana, la città ebbe nei secoli successivi diverse dominazioni. Fu prima bizantina, gotica e longobarda, poi libero comune, quindi, per oltre cinque secoli si sviluppò sotto la sovranità degli Asburgo che ne fecero il loro importantissimo sbocco sul mare. Molto probabilmente il sito del castello di San Giusto coincide con quello della fondazione della Tergeste romana. È un monumento nel cuore della città, splendida vista da lassù. Nel trascorrere dei secoli, il castello ha avuto vari rifacimenti prima ad opera dei veneziani poi degli austriaci. Oggi nel cortile centrale si ospitano spettacoli estivi mentre nell’annesso museo civico i visitatori possono ammirare una importante collezione di armi.
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Trieste Veduta dal faro |
Trieste, città marinara, vive intensamente lungo le rive del porto. Vicino a piazza Unità si prolunga nel mare il molo Audace, meta preferita dai triestini e dai turisti per passeggiare contro vento e godersi un panorama meraviglioso. Il nome deriva dal cacciatorpediniere italiano Audace che attraccò qui nel 1918, poche ore prima della fine della guerra.
Il titolo originario di un romanzo di Scipio Slataper era il “Carso e la mia città”. La sua città, ovviamente, era Trieste tanto unita al suo altopiano: città di natura cosmopolita, ricca di diversità, di popoli e di culture, come il Carso è il territorio della biodiversità, dove convivono piante e animali di origine mediterranea, centroeuropea ed orientale. Il Carso è un altopiano calcareo, che si estende in Italia e in Slovenia; esso è il risultato di un lento processo in cui hanno agito l’aria, l’acqua e la roccia. In superficie possiamo vedere le doline, rocce solcate dall’acqua e bianche pietraie, mentre sottoterra ci sono pozzi, gallerie e grotte. La circolazione dell’acqua che si sviluppa nel sottosuolo dà origine a fiumi sotterranei, il più importante dei quali è il Timavo. L’ambiente umano è caratterizzato dai borghi rurali. Le case sono cinte da caratteristici muretti e nel cortile c’è un pozzo in cui viene raccolta l’acqua piovana. Una scala porta al secondo piano attraverso un ballatoio di legno e il tetto è costruito con lastre di pietra calcarea. Sparsi nel paesaggio si trovano piccole chiese, rocche e castelli sorti sul luogo di antichi castellieri dell’epoca preistorica. Nelle cantine delle case di campagna (le osmizze) i contadini vendono il vino ed altri prodotti naturali. Le cantine sono riconoscibili dalla frasca d’edera che espongono in strada. Ovunque si può gustare il vino Terrano coltivato nella “terra rossa”.
Per valorizzare questo tipico vino locale è stata inaugurata nel 1986 la “strada del vino Terrano” che si sviluppa da Opicina fino a Visogliano e comprende 18 trattorie nelle quali si può degustare la cucina tipica locale. Villa Opicina, oltre che per la linea tranviaria, viene ricordata anche per un singolare obelisco fatto erigere per inaugurare una strada che metteva in comunicazione Trieste con l’Austria.
Trieste, faro della Vittoria. |
La “strada napoleonica” è oggi una bellissima passeggiata con straordinarie vedute sul golfo di Trieste. Il servizio del famoso “tram de Opcina” collega la città con Opicina; il tram si inerpica lungo un ripido percorso incurante della bora nel freddo inverno e benedetto nelle calde estati dai triestini che vogliono raggiungere velocemente la frescura dell’altopiano. Altra località della provincia è Aurisina il cui nome significa “paese sul ciglione” tra il Carso e il mare. Percorrendo i vicoli del paese, si incontrano molti edifici caratteristici dell’architettura carsica. Due antiche colonne, ai lati di una strada, testimoniano la visita a Trieste dell’imperatore Francesco I; furono, infatti, erette in suo onore e costituivano il limite territoriale della città. Tra Gabrovizza e Sgonico si trova il giardino botanico Carsiana, uno straordinario ambiente che, oltre ai fenomeni carsici autoctoni (doline, pozzi, grotte e cavità), ospita innumerevoli specie vegetali. Sgonico è famosa, soprattutto, per ospitare nel suo territorio la Grotta Gigante, scoperta a metà ‘800 ma aperta al pubblico nel 1908. La caratterizzano gigantesche stalattiti, stalagmiti e formazioni rocciose di grande interesse per gli speleologi e i turisti. Monrupino deriva il suo nome da “Repentabor” termine slavo che significa “rocca fortificata”. Il borgo antico, importante presidio fin dall’epoca medioevale, è un intrico di angusti vicoli e ripide scalette. Il territorio della provincia triestina, oltre che sull’altopiano, si sviluppa anche tra il mare e la Slovenia. La costa triestina è costituita da rocce a picco sul mare “falesie” ad eccezione del piccolo promontorio dove sorge il castello di Duino, della baia di Sistiana ed anche a sud della cittadina di Muggia dove la costa è bassa e di tipo mediterraneo. Duino è dominata dal castello dei conti di Torre e Tasso del XIII sec. con i ruderi di una precedente struttura fortificata risalente al mille. Uno scoglio bianco alla base del costone è legato alla leggenda della “Dama Bianca” che la pietà del cielo trasformò in roccia dopo che il crudele marito l’aveva gettata in mare. Duino è collegata a Sistiana dal sentiero Rilke, un percorso tra le rupi a picco dedicato al poeta romantico tedesco che qui si ispirò per le sue Elegie Duinesi. Il sentiero taglia la bianca pietraia dell’altopiano carsico lasciando scoprire al visitatore un ambiente naturale assai particolare per la flora e per la fauna. Centro turistico assai noto soprattutto per i suoi stabilimenti balneari è Sistiana. Infine la periferia Est di Trieste comprende il piccolo centro di Muggia, l’ultimo lembo d’Italia. Le strette calli e callette ci ricordano Venezia e la sua atmosfera. Gran parte della storia della cittadina si ricollega a quella della Serenissima: per voto di fedeltà a Venezia, stipulato nel XIII sec., Muggia si distaccò da Trieste e pertanto l’influsso della Repubblica Veneziana fu inevitabile. Una cinta muraria di epoca medioevale circonda la cittadina e la domina un caratteristico castello trecentesco. In Febbraio Muggia si prepara a celebrare il Carnevale, una allegra festa dal sapore popolare. |
TRIESTE AND ITS PROVINCE
Trieste, as an international city with a historical and cultural heritage, can be awarded without any doubt the title of Middle European city. It can boast splendid landmarks, a stunning nature as well as an ancient maritime tradition.
The local cuisine offers a mixture of Slav dishes, Austro-Hungarian cakes, soups from Friuli as well as Oriental spices.
Among this ethnic and cultural melting pot, however, there is a typical Italian flavour, the espresso coffee, which can be tasted in one of the many caffé (historic coffee houses). Going to these coffee houses is a traditional habit and a great pleasure for those who want to spend their time alone or in company. In Trieste coffee houses become also venues for cultural events.The most peculiar landmarks of this city go back to the Habsburg period.
Besides, Trieste is also characterized by the liberty style, the rationalist architecture as well as by the modern architecture of some public buildings. As a free-trade city, it soon became a venue for different populations such as Greek, Hebrew, Swiss, Germans, Slavs and English and, consequently, a meeting place for different religions too. The city hosts a Jewish temple, the Greek-Orthodox Church of San Nicolò, the Serbian-Orthodox Church of San Spiridione and an Evangelist Church. Among the many Catholic Churches, San Giusto Cathedral is the most famous one as it is the symbol of the civil and religious life of the city itself.The stretch of coast below the lighthouse is called Barcola: it is a renowned area where the sailing boats competition “Coppa d’Autunno Barcolana” (Barcolana’s Autumn Cup) takes place every year, on the second Sunday of October.
More than one thousand boats coming from all over the world join the local competitors to celebrate this event which is not only a competition but also a celebration of the sea. Driving along the Triestine coast we reach Miramare castle.
Surrounded by white towers, it stands on top of a small promontory among a huge park. Maximilian of Habsburg, the brother of Frances Joseph and Emperor of Austria, decided to live in Trieste and for this reason had this romantic palace built for love of Charlotte. Even though a tragic destiny conspired against the two unlucky lovers, their presence lives on today in the stunning rooms of the castle, decorated and furnished according to the 19th century fashion. Trieste’s main square, Piazza Unità, brought back to its ancient splendour, remains one of the most stunning places in town.
This beautiful square overlooks the sea and is surrounded, in its three sides, by beautiful palaces such as Palazzo del Governo, home of the local government department, Palazzo Pitteri and Palazzo Lloyd Triestino, which today hosts the regional government of Friuli Venezia Giulia. At the back of the square there is the Town Hall, with its eclectic style clock tower.
The city was first a Roman colony while in the following centuries, it was dominated by different rulers. The San Giusto Castle is located in the heart of the city. Its main garden hosts cultural events during the summer and the nearby town museum hosts an important weapon collection. Nearby Unità square, the pier Audace seems to jut out into the sea. It was named after the Italian torpedo boat destroyer Audace which was anchored to this pier in 1918, just a few hours before the end of the First World War. The city lies between the sea and the Carso, a calcareous upland stretching up to Slovenia. The upland is the outcome of a slow process of land alteration through air and water.
The upland surface shows dolinas, rocky land ploughed by water and white stony ground while its underground side reveals wells, tunnels and caverns. The landscape is dotted with small churches, strongholds and castles, which were built on the remains of ancient “castellieri” (prehistoric fortresses).
Many wine cellars of country houses sell wine and other home made products. The wine Terrano, grown in the “red land” can be tasted everywhere. Villa Opicina is not only known for its tramline but also for a peculiar obelisk, which was built to commemorate a road linking Trieste to Austria. The line of the famous Opicina tram links Trieste to Opicina. It climbs up a steep track despite the Bora wind. Another town in the province of Trieste is Aurisina, whose name means “paese sul ciglione” (town on the cliff), which is located between the Carso and the sea. Sgonico is famous for the Grotta Gigante (Giant Cave), discovered during the mid 19th Century and open to the public since 1908. It is characterized by outstanding calcite concretions. The ancient village Monrupino was an important outpost since the Middle Ages, it consists of an intricate net of narrow alleys and steep slopes. The Triestine territory stretches from the upland to the coast so as to create the border with Slovenia. Its coastline is characterized not only by cliffs but also by Mediterranean vegetation. Situated on the mountainous coastline, Duino is characterized by the castle of counts Torre and Tasso, which dates back to XIII century, and also by the remains of an ancient fortress built around 1000. Duino is linked to Sistiana by the Rilke pathway. This track winds along the cliffs and was named after the Romantic German poet Rilke who took his inspiration for his Duinesi poems in this very place. The track goes through the white stony ground of the Carso upland allowing the visitor to discover a landscape with a peculiar flora and fauna. Sistiana is a renowned tourist area. |
Besides its bathing areas, this village is characterized by its tourist port. Outside Trieste, eastwards, is Muggia, a tiny village with narrow alleys which remind us of Venice and of its atmosphere. Its history is mainly related to that of the Serenissima Republic. In order to remain loyal to Venice, Muggia parted from Trieste in the XIII century to become unavoidably influenced by the Venetian republic in the following centuries. The village is surrounded by Medieval walls and is characterized by a 14th-century castle. Every February, Muggia prepares itself for Carnival which is, as a matter of fact, a joyous medieval feast.
L’unica trenovia funicolare funzionante in Europa: inaugurata nel 1902, nel 1928 il tratto intermedio della linea è stato trasformato dal sistema a dentiera a quello funicolare.
Collega la città all’altopiano carsico.
Il tram a Piazza Scorcola, capolinea a valle del tratto funicolare; in asse al binario la fune traente sostenuta dai rulli guidafune.
La vettura tramviaria, spinta dal carro-scudo al quale è permanentemente collegata la fune traente, all’inizio
del tratto funicolare.
TRIEST UND PROVINZ
Triest ist im Hinblick auf Geschichte und Kultur eine internationale Stadt und gilt zweifellos zu Recht als mitteleuropäische Metropole. Die Stadt kann sich herrlicher Monumente, außergewöhnlicher Naturschönheiten und der traumhaften Schönheit einer natürlichen Meeresgegend rühmen. Die Küche der örtlichen Lokale bietet slawische Gerichte, österreichisch-ungarische Torten, friaulische Suppen und östliche Gewürze. Das Aufeinandertreffen von Menschen, Religionen und verschiedenen Kulturen bietet auch einen typisch italienischen Aspekt: der Genuss eines Espresso in einem der zahlreichen historischen Straßenkaffees. Der Kaffeebesuch ist ein Ritual und ein unglaublicher Genuss für alle, die einen Teil ihrer Freizeit allein oder in Gesellschaft verbringen möchten, doch die Triester Kaffees sind auch gut besuchte Treffpunkte für kulturelle Veranstaltungen. Die charakteristischsten Aspekte der Stadt gehen auf die glanzvolle Zeit der Habsburger zurück, man findet jedoch neben dem Liberty-Stil, auch Beispiele der rationalistischen Baukunst und öffentliche Bauten aus dem modernen Zeitalter. Die freie Handelsstadt war Treffpunkt für unterschiedliche Völker, wie Griechen, Juden, Schweizer, Deutsche, Slawen und Engländer, wodurch in Triest auch verschiedene Religionen vertreten waren. In der Stadt befinden sich ein israelitischer Tempel, die griechisch-orthodoxe Kirche San Nicolò, die serbisch-orthodoxe Kirche San Spiridione und eine evangelische Kirche. Die bekannteste der zahlreichen katholischen Kirchen ist die Kathedrale San Giusto, ein Symbol des bürgerlichen und religiösen Lebens der Stadt. Am berühmten Küstenabschnitt Barcolla unterhalb des Leuchtturms findet jedes Jahr am zweiten Sonntag im Oktober die Segelregatta “Coppa d’Autunno Barcolana” statt. Zu dieser sportlichen und gesellschaftlichen Veranstaltung treffen sich mehr als tausend Boote aus allen Teilen der Welt und fordern die unzähligen lokalen Bootsbesatzungen zum Wettkampf heraus. Entlang der Triester Küste trifft man auf das Schloss Miramare. Die Burg mit den “weißen Türmen” erhebt sich auf dem kleinen Vorgebirge und ist von vielen Hektar Park umgeben. Maximilian von Habsburg, der Bruder von Franz Joseph, Kaiser von Österreich, beschloss in Triest zu leben und ließ sich diesen romantischen Wohnsitz aus Liebe zu Charlotte erbauen. Ein tragisches Schicksal ereilte die beiden unglücklichen Liebenden und noch heute ist ihre Anwesenheit in den überaus imposanten und im Stil des 19. Jahrhundert eingerichteten Sälen des Schlosses zu spüren. Die Piazza Unità, nach wie vor einer der eindrucksvollsten Orte der Stadt, erstrahlt erneut in ihrem alten Glanz. Der herrliche Platz zeigt mit einer Seite aufs Meer und wird auf den anderen Seiten durch beeindruckende Paläste begrenzt, wie der Regierungspalast, Sitz der Präfektur, der Palast Pitteri und der Palast des Triester Lloyd, der heutige Sitz der Region Friaul-Julisches Venetien. Im Hintergrund ist der Kommunalpalast mit dem Uhrturm in eklektischem Stil zu erkennen. Die Stadt war einst römische Kolonie und trug in den späteren Jahrhunderten verschiedene Namen. Das Schloss San Giusto ist ein Bauwerk im Herzen der Stadt. |
Heute finden im mittleren Schlosshof Freilichtaufführungen statt, während die Besucher im anliegenden städtischen Museum eine bedeutende Waffensammlung bewundern können. Neben der Piazza Unità führt die Mole Audace ins Meer. Der Name stammt vom italienischen Torpedobootszerstörer Audace, der hier 1918 wenige Stunden vor Ende des Krieges anlegte.
Die Stadt liegt zwischen dem Meer und dem Karst, eine kalkhaltige Hochebene, die sich von Italien bis Slowenien zieht; sie ist das Ergebnis eines Prozesses, bei dem Luft und Wasser das Gestein allmählich umwandeln.
An der Oberfläche kann man Dolinen sehen, vom Wasser gefurchte Felsen und weißes steiniges Gelände, während sich unter der Erde Brunnen, Tunnel und Grotten befinden. Das Landschaftsbild enthüllt hier und da kleine Kirchen, Burgen und Schlösser von prähistorischen Hügelsiedlungen. In den Kellern der Häuser auf dem Land werden Wein und andere Naturprodukte verkauft. Überall kann man den Wein “Terrano” kosten, der auf dem “roten Land” angebaut wird.
Villa Opicina ist nicht nur aufgrund ihrer Straßenbahnlinie in Erinnerung, sondern auch dank des einzigartigen Obelisken, der zur Einweihung der Verbindungsstraße von Triest nach Österreich errichtet wurde. Die berühmte “Tram de Opcina” verbindet die Stadt mit Opicina und muss hierbei ungeachtet der Bora einen steilen Streckenverlauf überwinden. Ein weiterer Ort der Provinz ist Aurisina, dessen Name “Ort am Rand des Abgrunds” zwischen dem Karst und dem Meer bedeutet. Sgonico ist vor allem durch die Grotte Gigante berühmt, die in der Mitte des 19. Jahrhundert entdeckt, jedoch erst 1908 der Öffentlichkeit zugänglich gemacht wurde. In ihr sind gigantische Stalaktiten, Stalagmiten und Gesteinsbildungen zu sehen. Das antike Dorf Monrupino mit seinem Gewirr an engen Wegen und steilen Treppen war bereits im Mittelalter ein bedeutender Standort. Die Provinz Triest erstreckt sich nicht nur über die Hochebene, sondern auch vom Meer bis zur slowenischen Grenze, entlang einer Küste, mit heute teils steil auf das Meer abfallenden “Felsklippen” und teils flacher und mittelmeerähnlicher Beschaffenheit. Der Ort Duino an der oberen Küste wird durch das Schloss der Grafen von Thurn und Taxis aus dem XIII. Jahrhundert beherrscht, dessen Überreste auf eine frühere Befestigung aus dem Jahr Tausend schließen lassen. Duino ist mit Sistiana über den Rilke Spazierweg verbunden, eine Strecke zwischen den steil abfallenden Felsen, die dem deutschen romantischen Dichter gewidmet ist, der sich hier für seine Duineser Elegien inspirierte. Der Weg führt durch das weiße steinige Gelände der karstigen Hochebene und enthüllt dem Besucher einen Naturraum mit einer ganz besonderen Flora und Fauna. Sistiana ist ein relativ bekanntes Touristenzentrum. Neben den Strandbädern zeichnet sich der Ort durch seinen Touristenhafen aus. In der östlichen Peripherie von Triest befindet sich der kleine Vorort Muggia. Die engen Gassen und Gässchen erinnern an Venedig und seine Atmosphäre. Ein großer Teil der Geschichte der Stadt ist mit der Geschichte der Serenissima verbunden: durch ein Treuegelöbnis an Venedig, das im XIII.
Jahrhundert geleistet wurde, löste sich Muggia von Triest, wodurch der Einfluss der Republik Venedig unvermeidbar war. Eine Stadtmauer aus dem Mittelalter umgibt den Ort, der von einem charakteristischen Schloss aus dem 14. Jahrhundert beherrscht wird. Im Februar bereitet sich Muggia auf den Karneval vor, ein fröhliches Fest in mittelalterlicher Stimmung.
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