EDITORIALE
 

Dopo i numeri esclusivi dedicati ai Comuni di Fagagna e San Daniele del Friuli, l’isieme del “Friuli Collinare”, coincidente con i sedici Comuni associati del 1967 nella nella Comunità Collinare, si presenta complessivamente unito su questa rivista. Dall’articolo introduttivo dedicato all’antropologia “dell’uomo di collina”, doverosamente firmato da Carlo Sgorlon, alla descrizionedella leggendaria nascita dell’insediamento di Treppo Grande, si susseguono numerosi altri testi, arricchiti da evocative immagini, che cercano di cogliere alcune delle innumerevoli caratteristiche offerte dalla “cultura del territorio”, lontani comunque dalla pretesa di essere stati esaustivi.
Con questa monografia ci siamo proposti di far compiere al curioso lettore-osservatore un viaggio a ritroso nel tempo per capire la genesi dell’Anfiteatro Morenico o scoprire le origini della civiltà collinare, percorrendo itinerari dominanti da imponenti castelli o altri luoghi della memoria, quali le antiche pievi o le più recenti fornaci, Visitando anche luoghi di grande interesse naturalistico ed ambientale di una delle zone paesaggistiche più suggestive della regione.
Anche le sintetiche biografie di alcuni personaggi illustri, nati o vissuti in questo territorio, sono prese quasi a pretesto per far immergere più compiutamente il lettore nelle magiche atmosfere delle colline friulane. Così i dignanesi Jacopo e Giulio Pirona, il faganese Fabio Asquini, il pittore osoppano Domenico Fabris e l’intraprendente americana Cora Slocomb, sposata con un nobile friulano e vissuta a Brazzacco di Moruzzo nella prima metà del secolo scorso, ci conducono anch’essi alla scoperta di una parte significativa del Friuli.

Walter Maramgoni