Tradizione, cultura, sport e folklore
Manifestazioni
MANIFESTAZIONI:
LA CIASPOLADA
Comprensorio della Valle di Non, APT, Proloco, associazioni culturali e artistiche concorrono alla realizzazione di importanti eventi ispirati alle tradizioni e alle risorse del territorio..
V alle di Non terra di Melinda, di Trentingrana, di Castelli, di boschi e di... ciaspole. Risale a 35 anni fa l’idea di una corsa podistica con le racchette da neve – le ciaspole, per l’appunto – come proposta capace di valorizzare le caratteristiche ambientali dell’Alta Valle. Tutto nacque dall’intuizione dell’ex direttore della locale Azienda di Promozione Turistica. Osservando alcuni cacciatori della zona marciare spediti – racchette ai piedi – sulla coltre nevosa dei boschi di Tret, in Alta Val di Non, per portare ristoro ai caprioli affamati, Alessandro Bertagnolli capì che quegli attrezzi potevano essere utilizzati anche a scopo ludico. Era il 1972, trentacinque anni fa. Nel gennaio successivo Bertagnolli, con alcuni collaboratori della Società Podistica Novella, lanciò la sfida. Quasi in sordina, con poche ciaspole a disposizione, esordì quella che da metà degli anni Novanta è divenuta la regina delle manifestazioni sportive del Trentino per numero di partecipanti e negli ultimi anni si è trasformata nella più importante manifestazione popolare sulla neve di tutt’Italia. Ma anche per numero di Paesi in cui sono stati diffusi i servizi televisivi: un centinaio, praticamente in tutto il mondo, dall’Italia all’Australia, dagli Usa ai Paesi Arabi. Persino la televisione globale, la Cnn si è occupata di questo fenomeno. Parallelamente la Ciaspolada si è trasformata da competizione ad evento.
Per la verità, la griglia di partenza dell’esordio agonistico non lasciava presagire tanto, ma la caparbietà degli organizzatori ha poi fatto la differenza: i concorrenti al via erano appena 18 e le ciaspole (nome che si pronuncia con l’accento sulla “a”) ancora meno, tanto che si dovette scegliere la formula a cronometro individuale, sul percorso di 5 chilometri, per poter consentire ai partecipanti di scambiarsi... gli attrezzi di gara.
Vinse – racconta l’albo d’oro – Dario Bertagnolli, alfiere della società organizzatrice. Una manifestazione strapaesana, insomma, ai suoi inizi. Ma l’idea era buona e l’impegno promozionale di Bertagnolli prima, di Giuseppe Dondi e Gianni Holzknecht poi, fece il resto. La Ciaspolada crebbe di anno in anno in consensi, allargando di pari passo il bacino di raccolta dei concorrenti, che oggi abbraccia oltre una ventina di nazioni con il record di quasi settemila partecipanti. Vi sono rappresentate tutte le regioni italiane, con in testa il Nord-Est e l’Emilia Romagna.
Oggi, da sola, la Ciaspolada garantisce oltre metà delle presenze turistiche dell’inverno in Val di Non. A cavallo della festività della Befana movimenta l’intera Valle e anche i comprensori vicini. È inserita nei grandi eventi invernali pubblicizzati da Trentino Spa e costituisce un biglietto da visita invidiato per la Valle di Non, oggi non più conosciuta solo per le mele e il formaggio grana.