Page 66 - Val Tramontina
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FULVIO GRAZIUSSI
Le attivit̀ produttive della gente di montagna
v
enezia in valle
In Val Tramontina, il bosco ha rappresentato per secoli
una delle principali fonti di vita e di lavoro
L
a parte settentrionale della provincia di Porde- re in grande squilibrio il rapporto popolazione-risorse.
none ̀ interamento montana e quindi montagne, L’antropizzazione della vallata ebbe qui effetti estre-
boschi, pascoli, iumi e torrenti sono il paesaggio mamente impensati sul paesaggio. La prima colonizza-
che la caratterizza e che ha naturalmente condiziona- zione, segnata da ampi disboscamenti per aumentare
to la vita dei suoi abitanti di ieri e di oggi.il patrimonio foraggiero pubblico e allungare le via
Sin dal suo primo insediamento in montagna, l’uo- della transumanza valliva delle greggi di pecore e ca-
mo ha sempre utilizzato le risorse naturali che trovava pre, fu il primo aspetto isico della risposta della valle
in loco: l’acqua, i pascoli, i terreni e il bosco. Essenzia- alle richieste del mercato veneziano: Venezia chiedeva
le per la vita quotidiana, il bosco era fonte di materia legame per l’arsenale e le fornaci di Murano”.
prima per la costruzione della casa: travi, serramenti, Un’altra fonte storica che documenta l’attivit̀ bo-
pavimenti (ino al Cinquecento la maggior parte delle schiva di un tempo, ̀ Luigi Pognici, che nella sua Gui-
case era costruita completamente o parzialmente in da di Spilimbergo e suo distretto pubblicata nel 1872
legno). Era anche fonte di calore nei lunghi e rigidi dice: “Il commercio di questa Valle Tramontina consi-
inverni. Erano di legno gli arredi ed utensili della casa, ste nella esportazione della legna, col mezzo delle ac-
gli attrezzi da lavoro (manici, ìrclas, cesti ecc.). Era que dei torrenti, ad uso combustibile. La quantit̀ del-
inine fonte di guadagno quando il legname veniva le legna esportate annualmente pù calcolarsi di circa
commercializzato.2000 metri cubi. Altri cespiti di industria e commercio
“Noi Domenico Mion, Zuanni Lando e Francesco sono la confezione e la vendita dei prodotti lattiferi e
Diedo Provveditori sopra li beni comunali (...) avendo lo allevamento degli animali bovini, dei quali ve n’ha
veduto la perticazione fatta d’ordine dell’Illustrissimi in questa Valle un 1600 circa”.
signori allora Provveditori sopra li beni comunali in Inoltre, nel registrare le professioni esercitate dai
terra ferma dal Signor Angelo delli Oreici restegador valligiani in quell’epoca, l’autore evidenzia che l’attivi-
pubblico delle Ville di Tramonti de Sotto, Tramonte t̀ di boscaiolo era tra le pì diffuse: Tramonti di Sopra
del Mezzo e Tramonte de Sora, sotto il Vescovado di contava ben 107 boscaioli e Tramonti di Sotto 24.
Concordia, avendo trovato posseder essi Comuni li Nel recentissimo libro Solidariet̀ in Val Tramonti-
sottoscritti campi entro li sottoscritti conini (...) con- na - La Societ̀ operaia di Tramonti di Sopra 1896-2006
segnamo a voi uomini delli predetti Comuni, perch́ di Luigi Antonini Canterin e Ulisse Peccol (2006) si
li abbiate a godere unitamente in comune a pascolo documenta che: “Il bosco divenne nel corso dell’Otto-
(...) con le inlitte condizioni, che a quella parte, che cento una risorsa sempre pì cospicua dell’economia
si trovasse a bosco sian conservati li legni buoni per la della valle. Bisognava per̀ affrontare le dificolt̀ tec-
Casa dell’Arsenale (...)”.niche del trasporto dei tronchi degli alberi. L’assenza
Cos̀ recita testualmente il documento della Sere- di strade e la lontananza dei centri di raccolta richie-
nissima Repubblica Veneta datato 29 agosto 1608 che devano l’uso della tecnica della luitazione dei tronchi
dettava precise regole e conini allo sfruttamento dei ino alla pianura lungo il corso dei principali torrenti,
boschi della Val Tramontina. ̀ suficiente questo anti- quella che il popolo delle valli chiamava menada. La
co testo per farci capire la grande importanza e cen- grande menada della Val Meduna si concludeva nei
tralit̀ del bosco in quell’epoca.pressi di Colle dove il legname trovava carri per il tra-
Nel XVII e XVIII secolo, a causa del consistente sporto. Fino a tutti gli anni Trenta del secolo passato,
aumento demograico e conseguente espansione della la luitazione continù a rappresentare un avvenimen-
popolazione in tanti borghi e villaggi e lo sfruttamento to che ravvivava, in primavera ed in autunno, la quo-
della dominante Repubblica Veneta, assistiamo ad un tidianit̀ delle borgate e dei villaggi dislocati lungo il
devastante disboscamento della Val Meduna.corso superiore del Meduna. I parroci davano l’avviso
L’architetto Moreno Baccichet, studioso di antropo- in chiesa, per evitare che qualche ignaro inisse travol-
logia, etnograia e storia dei paesi di montagna e in to dai tronchi. A porre ine alla complessa tradizione
particolare della Val Tramontina, nel primo volume della menada, giunse nel 1939 la prima grande telefe-
della collana Lis Vilis di Tramoņ (1997) afferma: “In rica: partendo da casera Cùl con un percorso di molti
64Val Meduna, pì che altrove, la crescita demograica chilometri, essa trasportava i carichi di tronchi ino al
del XVII e XVIII secolo ̀ stata cos̀ consistente da por-Mat̀n, localit̀ posta fra Tramonti di Sopra e Tramonti
VAL TRAMONTINA