|
Nella villa Barbini (già
del Monastero delle Celestie) a Sant’Elena sulle rive del Sile, l’antico
fabbricato cinquecentesco della gastaldia è caratterizzato da una
serie di arcate a tutto sesto con finestre ad arco al primo piano ed un
bel camino alla “vallesana” sporgente a nord. La proprietà venne
acquistata verso il 1830 dai Barbini che costruirono, innestandola ad est,
una villa vera e propria che riprende i caratteri tipici dell’architettura
neoclassica con un frontone,nel cui timpano è affrescato lo stemma
della famiglia Barbini. |
|
Molto originalmente e lontano dagli
schemi classici, si aprono, al primo piano, una coppia di trifore
ad arco con pergolo centrale in ferro battuto. Lo stesso motivo
viene ripreso al piano terreno mentre le due ali, arretrate rispetto
alla parte sottolineata dal frontone, sono molto più tradizionali,
con finestre rettangolari sormontate da leggere cimase rettangolari. Davanti
alla villa si estende un piccolo giardino che, un tempo, era ornato da
molte statue poste sui pilastri del muro di cinta.
|
|