Page 46 - Abitare a Campodarsego
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daLLa civiLt̀ contadina aLLa moderna societ̀ industriaLe



sedimenti terrieri di varie dimensioni di propriet̀ del inizio novecento, ̀ prevalentemente orientata all’au- Tipica architettura rurale 
Vescovado e di nobili famiglie veneziane, che venivano toconsumo domestico. Del resto, la stessa struttura del XVII sec.:
Casa Cardin in Via Pioga.
dati in afitto a dei fattori, con pagamento del corri- del podere ̀ funzionale all’autosuficienza alimentare 
spettivo in natura (grano, vino, animali).o quasi della famiglia colonica ed al soddisfacimento 
dei suoi bisogni primari: dal seminativo il contadino 
Nel censimento del Catasto Provvisorio, riferito al 
1811, al di l̀ di tre osterie, una bottega di fabbro in Via trae il mais ed il frumento occorrenti alla preparazione 
Caltana e il mulino lungo il iume Tergola a Bronzola, della polenta e del pane, dalle viti lo scarso vino che 

si afferma un territorio completamente dedito all’agri- compare sulla tavola, dall’orto e dai campi le verdure, 
coltura e all’allevamento, e la presenza di grandi tenu- dalla vegetazione che cresce lungo i fossati la legna da 

tari accanto a molti piccoli conduttori. Infatti nell’85% ardere, dalla stalla il latte, ecc. Il collegamento con il 
dei casi le tenute sono cedute in afitto.mercato ̀ saltuario e limitato a pochi prodotti, tanto 
L’aggiornamento dei dati catastali, effettuato nel per l’approvvigionamento che per la vendita. Del resto 

1890, mette in risalto come il campodarseghese sia la famiglia contadina dispone di pochissimo denaro li- 
impegnato preminentemente alla coltura dei cereali. quido; quanto occorre per i piccoli acquisti nei settori 

Infatti il seminativo semplice o misto a colture arbo- dell’alimentazione e dell’abbigliamento viene spesso 
ree (vite e gelso) si estende sull’89,3% della supericie procurato con la vendita al mercato di animali da cor- 
tile, di uova e, ogni tanto, del vitello svezzato.
agraria, seguito da un 7,3% di prati e pascoli e da un 
insigniicante 3,4% di terreno improduttivo.Questo impegno quotidiano alla sussistenza porta 
Alla ine dell’ottocento Campodarsego si presen- pure alla trasformazione strutturale della casa padova- 

ta quindi come un’area ad esclusiva vocazione agri- na, con l’abbandono deinitivo dei tradizionali casoni. 
cola, con una interessante variante per̀: i grandi La caratteristica peculiare di queste costruzioni, rima- 

proprietari terrieri, dediti pì alla vita brillante, per sta inalterata ino ai nostri giorni, ̀ costituita dal por- 
inanziarsi,incominciano a vendere appezzamenti di tico, ricavato direttamente nel corpo della casa con 
terreno ai mezzadri o ai ittavoli. L’inizio del novecento una serie di archi quasi sempre a tutto sesto. Un altro 

non presenta una situazione economica lorida. Infatti elemento che esteticamente qualiica il fabbricato ̀ 
l’aumento della popolazione da una parte e il blocco l’ampio camino, che sporge dalla muratura perime- 

della capacit̀ produttiva agricola dall’altra, almeno trale e che si eleva con la canna fumaria al di sopra 
per le tecniche conosciute ino ad allora, si accompa- del colmo della copertura. Nella parte rurale, differen- 
ziata dalla parte abitativa, ̀ collocata a piano terra la 
gnano alla modesta supericie unitaria delle aziende.
L’agricoltura di ine ottocento, come pure quella distalla e al piano superiore il ienile. Quasi sempre c’̀











































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