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Ruota del mulino 'Cavedon'
L'aeroporto 'ARTURO FERRARIN'

"La dimensione delle nostre aziende è quella tipica vicentina, medio-piccola, con una prevalenza di imprese con 20-30 dipendenti, ma non mancano alcune aziende medio-grandi che toccano i 300 addetti" sottolinea Valentino Ziche, presidente dell'Associazione Industriali di Vicenza e del Raggruppamento di Thiene. "È un tessuto produttivo solido, con una tradizione industriale alle spalle e con aziende adeguatamente strutturate. Credo si possa dire che la nostra provincia conta la maggiore concentrazione di realtà industriali vivaci e dinamiche del Veneto, e che la gran parte di queste aziende ha sede qui, nellÁlto Vicentino".

Viabilità (e traffico), l'emergenza continua

NellÁlto Vicentino la questione varia è ormai un tormentone che le amministrazioni comunali della zona, alla fine di ogni mandato, tramandano l'una all'altra come un tempo gli anziani tramandavano ai giovani conoscenze e tradizioni. Per Thiene il problema che chiede più urgentemente soluzione è quello della variante alla statale 349, che arrivando da Vicenza si immerge nell'abitato e incontra difficoltà sempre maggiori nell'uscirne e proseguire verso nord (Schio-Garziere, Piovene e Altopiano). Si tratta di realizzare, in sostanza, la circonvallazione ovest, allo scopo di alleggerire il traffico di attraversamento del centro urbano. Accanto alla circonvallazione ovest, c'è anche un progetto per la cosiddetta "circonvallazione est", che dovrà collegare direttamente vecchia e nuova Gasparona. Queste due opere, una volta realizzate, dovrebbero consentire di spostare una buona parte del traffico dalle arterie di attraversamento di Thiene. Ma quando saranno realizzate? È questo il problema.

Non c'è dubbio, comunque, che qui sia urgente una dimensione più ordinata e razionale del traffico urbano. I dati confermano che Thiene è un centro di attrazione di servizi per gli abitanti dei paesi vicini. C'è infatti, un transito giornaliero di 95.000 veicoli all'interno della città. Il 65% di questo esercito su quattro ruote genera traffico che ha Thiene come destinazione o come origine; ciò significa, dunque, che assommano a più di 60.000 i veicoli che, ogni giorno, arrivano in città da comuni limitrofi o che dalla città partono per spostarsi nel circondario. Il 30% circa dei veicoli è, invece, di passaggio; l'8% si sposta esclusivamente all'interno dei confini comunali, magari per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa.

Un polo industriale a 360 gradi

Non c'è alcun dubbio che qui la tradizione commerciale ha fatto storia. Fin dal 1492, anno della scoperta dellAmerica, Thiene ebbe dalla Serenissima il riconoscimento dei propri meriti commerciali, ottenendo il privilegio di istituire il "mercato franco". Cinque secoli di questa attività non fanno che consolidare l'immagine di città del commercio, che Thiene ha ancora oggi. Eppure, negli ultimi trenta-quarant'anni le cose sono cambiate. A partire dal dopoguerra, l'industria ha preso in mano le redini dello sviluppo. La città si è trasformata, nel tempo, partendo da un fitto tessuto di aziendine artigianali che, spesso, si sono date poi un assetto solidamente industriale. La presenza di un mondo produttivo sfaccettato, di centinaia di piccole aziende e di attività artigianali, accanto ad alcune imprese di dimensioni medio-grandi, è la caratteristica riconosciuta e indiscussa dell'economia industriale thienese, così come di quella provinciale. Una caratteristica che cominciò a determinarsi, appunto, fin dalla fine degli anni Cinquanta e che si affermò con forza, soprattutto, negli anni Settanta. La diversificazione produttiva consentì di attutire i contraccolpi negativi causati da un paio di importanti crisi aziendali maturate tra il finire degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta. Oggi l'industria locale mantiene questa sua peculiarità: i settori rappresentati sono i più vari. Girare per Thiene e per i comuni limitrofi vuol dire imbattersi in decine di imprese con una storia che adnrebbe approfondita e conosciuta. Accanto alla tradizione tessile e meccanica, ci sono aziende che hanno saputo mettere radici in nicchie di mercato tecnologicamente avanzate e innovative. Thiene, insomma, ha modellato per sé un'economia assai diversificata: non ha puntato tutte le sue carte migliori sull'industria o sul commercio, ma ha dato spazio ad entrambi.

Come dire, la storia mercantile va a braccetto con la nuova vocazione industriale.


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