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   ARCHITETTO E URBANISTA
LA DIMENSIONE DEL TEMPO
 
Rappresentare un territorio significa
cogliere gli aspetti diacronici e psicologici
che da sempre accompagnano i fatti umani;
punto di riferimento lo spazio,
teatro di eventi naturali e provocati dall’uomo.
 
 
 

PIAZZA G.MINZONI - foto Gianni Mazzon

 

   Non è certo semplice descrivere un territorio, infatti gli aspetti da prendere in considerazione sono svariati:
gli aspetti materiali, che identificano un territorio nelle sue peculiarità e nelle sue potenzialità;
le testimonianze di evoluzione, sia essa economica che demografica, nella sua collocazione geografica;
gli aspetti psicologici, che coinvolgono una dimensione più umana, un’evoluzione storica fatta di “modi di vivere”, di persone che hanno lavorato al miglioramento del territorio, cercando di innalzare la qualità della propria vita.
Quando si parla di un luogo viene subito in mente il suo passato, la sua storia, si cerca di capire cosa l’abbia portato ad assumere le sue connotazioni attuali.
Il tempo perciò diventa l’unica dimensione capace di esternare l’essenza di una descrizione paesaggistica, quale palinsesto in cui uomo e natura costantemente si alleano o si combattono per la sua modifica.

 
 
 

   Il tempo, proprio nel concetto fisico del termine, diventa funzione di spazio e velocità e il territorio, in quanto stratificazione misurabile delle vicende umane e naturali, è descrivibile attraverso questa dimensione. Il territorio è spazio, è superficie, ed è percorso quindi, da eventi naturali e provocati dall’uomo.
Paul Klee ha pensato che questa dimensione fisica, diventata ricerca ossessiva, dovesse essere contenuta nelle sue rappresentazioni.
   Le sue opere vogliono infatti rappresentare questa stratificazione temporale.
Ho voluto omaggiare il maestro, e con lui questa ossessione che, oltre a essere rappresentativa dal punto di vista temporale, ha anche un aspetto psicologico: può infatti essere angosciante e al tempo stesso entusiasmante. Una pittura ha in sé tutto questo: è insieme dimensione reale e psicologica, e al tempo stesso rappresentazione di un territorio.
   Parlare del nostro territorio è come descriverlo attraverso composizioni geometriche casuali, come casuali sono i fatti che lo seguono e connotano.
   Nello stemma comunale sono raffigurati i tre fiumi, così anche in questa immagine sono presenti il Sile, il Melma e il Nerbon. Sono altrettanto rappresentate le comunità di Silea, Cendon e Sant’Elena, simboleggiate dai campanili con le chiese e le abitazioni circostanti. Inoltre si trovano i segni dell’uomo, che con la sua presenza ha lentamente trasformato il territorio con la via romana Claudia Augusta (in parte già assorbita dal territorio stesso) e l’autostrada.
   Infine vi è la magia della luce che esalta la vibrazione del colore, del mutare delle stagioni racchiuse nelle campiture geometriche spaziali.
Un viaggio psicologico e temporale e per certi aspetti misterioso alla ricerca del genius loci che lega l’esistenza dell’uomo e il senso di appartenenza ad uno specifico territorio.

 
PIAZZA EUROPA