La manifestazione
ogni anno si rinnova e perfeziona. L’azione scenica viene affiancata da
suoni, luci, proiezioni di filmati su due maxi schermi ed arricchita dalla
registrazione audiovisiva dell’intera serata. Le videocassette, ormai,
costituiscono un’importante videoteca che conserva diverse edizioni, a
disposizione di tutti coloro che volessero averne un ricordo più
vivo. |
Per l’allestimento di un’unica serata, infatti, occorrono mesi di preparazione, sia artistica (i testi e loro recitazione) che pratica: è necessario trasportare ed allestire il palco galleggiante, costruire il fantoccio della Vecia (si tratta pur sempre di un pupazzo alto 3 metri che deve galleggiare sopra due bidoni…), oltre al trasbordo da una sponda all’altra del fiume di tutto il materiale e delle persone. Anche i sommozzatori del dopolavoro ferroviario partecipano alla manifestazione rendendola oltremodo scenografica: è, infatti, una squadra di sub che discende la corrente sulle note di Wagner, con le fiaccole accese per incendiare la Vecia una volta pronunciata la sentenza. |
|
In questa integrazione, dunque, tra
tradizione e tecnologia, si affrontano i due avvocati del processo, Iieto
Borea Venteseo per l’accusa e Goffredo Desquerto, l’incrollabile difensore.
|