TORNA AL SOMMARIO
   TORNA ALLA PRIMA PAGINA
 

    La manifestazione ogni anno si rinnova e perfeziona. L’azione scenica viene affiancata da suoni, luci, proiezioni di filmati su due maxi schermi ed arricchita dalla registrazione audiovisiva dell’intera serata. Le videocassette, ormai, costituiscono un’importante videoteca che conserva diverse edizioni, a disposizione di tutti coloro che volessero averne un ricordo più vivo.
   L’entusiasmo, giustificato dai successi delle ultime edizioni, porta la piccola comunità di Cendon a collaborare senza sosta per rendere la serata più divertente e spettacolare. Solo grazie al contributo di molti vo- lontaridel paese è possibile rispettare questo appuntamento folcloristico.

 

   Per l’allestimento di un’unica serata, infatti, occorrono mesi di preparazione, sia artistica (i testi e loro recitazione) che pratica: è necessario trasportare ed allestire il palco galleggiante, costruire il fantoccio della Vecia (si tratta pur sempre di un pupazzo alto 3 metri che deve galleggiare sopra due bidoni…), oltre al trasbordo da una sponda all’altra del fiume di tutto il materiale e delle persone. Anche i sommozzatori del dopolavoro ferroviario partecipano alla manifestazione rendendola oltremodo scenografica: è, infatti, una squadra di sub che discende la corrente sulle note di Wagner, con le fiaccole accese per incendiare la Vecia una volta pronunciata la sentenza.

 
ARRIVO DEI SOMMOZZATORI - foto Simone Feltre
 

FOTO STORICA DELLA CHIATTA CHE OGGI FUNGE DA PALCOSCENICO GALLEGGIANTE - Archivio

 

   In questa integrazione, dunque, tra tradizione e tecnologia, si affrontano i due avvocati del processo, Iieto Borea Venteseo per l’accusa e Goffredo Desquerto, l’incrollabile difensore.
   Geremia Chardonnay poi, accompagnato dal fido cancelliere Caivo Demente, è il giudice che, tra un bicchiere di vino ed una citazione di chiaro veneto giuridico, presiede la Corte all’insegna della satira e dell’innocente critica sociale. E così l’imputata Siora Carla Magna e Desmentega deta Monica Levasghinsi Sottobanco viene processata e condannata per aver causato le code in tangenziale e la protesta degli allevatori contro le quote latte, mentre l’edizione dell’ultimo anno, aperta dal cortometraggio The Vecia with Process, ha visto la condanna al rogo della Signora Annabela Fritoea deta Tigre del Stramasso, anch’essa colpevole agli occhi della giuria di tante e gravi colpe.
   Insomma, l’appuntamento è fissato per giovedì di metà quaresima, alla sera, tra le acque del Sile a Cendon di Silea, dove una Vecia colpevole di tante malefatte attenderà il proprio destino: accompagnamola tutti con le nostre risate e con i nostri brindisi. Di sicuro non saremo delusi dalla cornice naturale, né dallo spettacolo, né, se me lo consentite, dal vino e dalle frittole delle donne di Cendon.